(Adnkronos) – I malati di Aids scendono in campo per salvare l’Ucraina. La più grande organizzazione del Paese gestita da pazienti affetti da Hiv, operativa in 25 regioni, con un budget annuale di circa 30 milioni l’anno, è attiva in Ucraina dal primo giorno dell’invasione russa nelle operazioni di soccorso, raccolta e distribuzione di aiuti in tutto il paese, evacuazione dei civili, gestione dei rifugi… “Abbiamo riconvertito il medical center, in un centro di stoccaggio e smistamento degli aiuti, in particolare medicine e generi alimentari che distribuiamo agli ospedali, all’esercito, nelle scuole dove si rifugiano gli sfollati e in aree come Ivankiv, cittadina vicino Chernobil o Irpin, occupate dai russi che spesso impediscono la fuga dei civili. Solo oggi abbiamo da distribuire un carico di 30 tonnellate di cibo. In tutto il paese abbiamo un migliaio di volontari, a Kyiev siamo in 50”. Ne parla con l’Adnkronos da Kyiev Oleg Svientukh, uno dei coordinatori dell’Ong ‘100% Life’.
“Siamo un’impresa sociale, originariamente fondata da un gruppo di malati di Aids. Evacuiamo ogni giorno dalle aree più a rischio del paese e dai quartieri più esposti di Kyev tra 15 e 20 persone circa. In genere le conduciamo in scuole dismesse, dato che al momento le lezioni sono state sospese ovunque, o verso l’Ucraina occidentale in bus o mini bus con alla guida personale volontario che rischia la vita, perchè a dispetto di quanto i russi affermano i corridoi umanitari non ci sono”. Non siete scortati da militari? “No, l’esercito durante i trasporti tenta di impegnare i russi in combattimenti, in modo da garantire il nostro passaggio – risponde il coordinatore – Ma il problema resta, perché i cieli sono aperti e i russi usano il giochetto della imprecisione dei missili che lanciano dalle zone occupate e che invece di colpire gli obiettivi finiscono sui corridoi umanitari. Secondo dopo secondo. Non colpiscono accidentalmente, ma intenzionalmente. Vogliono terrorizzarci e distruggere tutto per farci arrendere e non garantire i soccorsi”.
“Vorrei aggiungere una cosa – dice infine Oleg al termine dell’intervista – Con il nostro budget tentiamo anche di continuare a garantire il trattamento di pazienti affetti da Hiv, Tb, tossicodipendenti. A marzo le medicine per i malati di Aids termineranno in Ucraina. Con le nostre risorse faremo in modo che la terapia di 100mila pazienti possa proseguire, senza interruzione”. ‘100% Life è una ong operativa in 25 regioni in Ucraina dal 2001. Si occupa di 190mila malati, 90mila dei quali affetti da Aids. E’ stata riconosciuta dal Foro filantropico ucraino come la più grande organizzazione filantropica del paese sia nel 2016 che nel 2017.
(di Roberta Lanzara)