(Adnkronos) – Il bombardamento del teatro di Mariupol “potrebbe essere una strage”. A dirlo all’Adnkronos, in collegamento da Mariupol in Ucraina, è Andrea Nicastro, l’inviato del Corriere della sera a Mariupol per raccontare il conflitto nella parte più ad est del paese, intercettato dall’Adnkronos pochi minuti dopo la notizia che il teatro Drammatico della città, dove secondo molte fonti ucraine erano rifugiati centinaia di civili, è stato bombardato durante un raid russo. “Ancora non si conoscono i dettagli, ma se c’erano ancora dentro le persone, sarebbe davvero devastante”, spiega il giornalista.
Che racconta la situazione nel sud est dell’Ucraina, e in particolare a Mariupol: “I russi stanno cercando di entrare in città da ormai 14 giorni. All’inizio colpivano anche i civili, poi hanno deciso di cominciare a bombardare sistematicamente le strutture civili”. I civili che muoiono “ho calcolato che siano sei persone all’ora -dice Nicastro -solo fra i civili. I militari non danno cifre precise”, dice l’inviato.
Ci sono “migliaia di macchine di profughi in viaggio solo negli ultimi giorni -spiega Nicastro- e Zaporizhzhia e Dnipro sono diventati due ‘hub’ dove i profughi arrivano e vengono accolti e rifocillati, con un grande sforzo logistico considerando che il confine dove si spara è a 30 chilometri da Zaporizhzhia”. In città “stanno cominciando a scarseggiare i beni di prima necessità, carburante, che in certe zone non si trova proprio più, nei supermercati cominciano a mancare alcuni generi alimentari. Stiamo parlando di città che sono, ormai, l’ombra di loro stesse”, spiega l’inviato.