(Adnkronos) –
La Francia invierà altre armi all’Ucraina nella guerra contro la Russia. Lo ha annunciato il presidente francese Emmanuel Macron in un’intervista a France 2, dopo avere assicurato di “non volere una guerra mondiale”.
“Abbiamo consegnato fin dall’inizio della guerra i famosi cannoni Caesar, e gli ucraini ci hanno ringraziato. Continueremo – ha detto – Stiamo lavorando alla consegna di altri sei cannoni Caesar”. Macron ha parlato anche della fornitura di altri missili, sistemi antiaerei e radar.
“Non possiamo consegnare tutto quello che gli ucraini chiedono, perché dobbiamo tenerne un po’ per proteggere il nostro fianco orientale – ha poi sottolineato – Stiamo proteggendo il nostro territorio nazionale. Nei primi giorni abbiamo inviato in Romania soldati ed equipaggiamenti. Stiamo rafforzando la nostra presenza”.
“Vladimir Putin deve fermare questa guerra e tornare al tavolo del negoziato”, ha aggiunto e rispondendo alla domanda se la Russia sia uno Stato terrorista ha detto: “Non voglio entrare in questo tipo di definizioni. La Russia è oggi uno Stato che ha deciso di fare la guerra e che ha violato l’integrità dell’Ucraina”. Il presidente ha poi denunciato i “crimini di guerra” commessi dalla Russia: “Abbiamo inviato dei giudici, ed è la giustizia internazionale che deve decidere”.
“La nostra dottrina prevede di evitare qualsiasi escalation del conflitto”, ha affermato sul rischio di un ‘Armageddon’ nucleare paventato da Joe Biden, presidente degli Usa, e sulla risposta da dare ad un eventuale attacco nucleare russo. “Ho sempre detto la verità ai francesi. La Russia ha armi nucleari. Lo stesso vale per la Francia. La nostra dottrina è chiara al riguardo. La deterrenza funziona, ma meno ne parliamo, più siamo credibili”, ha affermato Macron, secondo cui un attacco con un’arma nucleare tattica in Ucraina non dovrebbe provocare una risposta nucleare da parte della Francia. “Quando si cerca di costruire la pace, bisogna parlare. Ogni volta che sarà necessario, parlerò con Vladimir Putin. Spero che tutte le parti coinvolte si presentino al tavolo del negoziato al più presto possibile”.