“Fino al 31 dicembre 2023 il governo è autorizzato a inviare armi e lo fa con decreti che non passano dall’Aula. Noi chiedevamo semplicemente che ogni volta che il governo decide di inviare armi passi per il Parlamento. Pura democrazia parlamentare, bocciata“. E’ a dir poco furibondo il segretario nazionale di Sinistra Italiana e deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra, Nicola Fratoianni, dopo che è giunto l’ok definitivo al Dl Ucraina.
Questo perché il segretario di Sinistra italiana, si era reso protagonista di un emendamento (per altro perfettamente identico a quello presentato dal M5S, ed ugualmente bocciato), che prevedeva che “ai fini di ogni singola autorizzazione concernente l’invio di armi, il Governo rende preventive comunicazioni alle Camere“.
Dunque, commenta sconsolato il deputato dell’Alleanza Verdi-Sinistra: “A questo decreto che delega il governo noi abbiamo votato contro, come fatto in passato. Restano ora la battaglia parlamentare e le iniziative pacifiste fuori dalle aule del Parlamento“.
Fratoianni ha infine commentato anche il parere negativo sull’ordine del giorno presentato che, per l’appunto, chiedeva che il governo si impegnasse a verificare che l’invio delle armi passasse esclusivamente per le autorità governative e non per intermediari: “visto che l’Interpol denuncia da mesi che una parte importante delle forniture militari sta finendo sul mercato nero. Il governo ha detto ‘noi già lo facciamo con gli alleati, quindi diamo parere contrario’. Una follia perché se ti impegni a fare quella cosa allora dai parere positivo“.
Max