Ennesima fumata nera dei negoziati trilaterali tra Russia, Ucraina e Ue sulle forniture di gas. I colloqui di ieri a Bruxelles, sospesi alle 4 di notte, non hanno sortito l’accordo che deve mettere al riparto l’Ucraina dai problemi di forniture durante l’inverno e l’Unione europea da possibili riduzioni del flusso di metano dalla Russia. Uno dei punti su cui si è arenato il negoziato è stata l’incapacità di Kiev di fornire, come richiesto da Mosca, una garanzia scritta per i prossimi pagamenti. Durante questa vera e propria maratona notturna, si è riuscito a concordare i parametri di base dei documenti finali. Kiev deve pagare entro l’anno 3,1 miliardi di dollari dai 5,3 per cento miliardi di debito accumulato per le forniture pregresse, e potrà comprare il metano necessario per il fabbisogno invernale a 383 dollari per 1.000 metri cubi, ma con pagamenti anticipati. E’ su quest’ultimo punto, tuttavia, che manca l’accordo: l’Ucraina non dispone del miliardo e 600mila dollari per pagare anticipatamente e Mosca, che non intende più fare credito a Kiev, chiede garanzie internazionali, difficili da mettere assieme. Il ministro dellEnergia russo, Alexander Novak ha dichiarato che l’Ucraina ha promesso di trovare i fondi per il pagamento anticipato del gas, tuttavia non ha fornito alcuna garanzia scritta. Abbiamo appena finito una lunga discussione su documenti che saranno usati come basi dei colloqui”, ha riferito il ministro dell’Energia russo. Le trattative continuano dunque oggi, un nuovo appuntamento per tentare lo sprint finale è in agenda nel tardo pomeriggio.