(Adnkronos) – “Giovani uccisi, feriti, dispersi. Quella dei giovani ucraini è una generazione segnata. Per il lutto e per il dolore fisico, certo, ma anche perché non può studiare, non può viaggiare. Vivranno un ‘lutto’ anche come crescita personale”. Così all’AdnKronos Laura “Lilli” Lauro, Consigliera regionale in Liguria della Lista Toti e portavoce delle Politiche giovanili del Consiglio europeo. “Però sono giovani coraggiosi – osserva -si stanno difendendo con coraggio, e in questo momento mettono al primo posto, prima della loro istruzione e della loro crescita personale, la loro libertà. E come dargli torto”. “I giovani ucraini – osserva – sono distrutti, perché a ognuno di loro gli sarà morto un genitore, un fidanzato o fidanzata. Non riesco a capire come in un mondo moderno come il nostro possa accadere una cosa del genere”.
“Proprio ieri, in relazione all’accoglienza di giovani, donne, studenti e bambini ucraini nelle regioni d’Europa – afferma Lilli Lauro -, il congresso di Strasburgo mi ha scelto come relatore di questo progetto, che dovrebbe essere illustrato dal 3 al 6 luglio in un paese vicino all’Ucraina. L’intenzione è di relazionare sulle politiche giovanili, su ciò che l’Europa ha fatto per l’accoglienza di donne, bambini, studenti ucraini. Possiamo fare ancora molto”. “Certamente i giovani ucraini avranno anche delle serie conseguenze psicologiche – sottolinea Lilli Lauro -, e molto dipenderà se alla fine avranno riconquistato la loro libertà oppure no. Dipende da come andrà a finire, se sarà valsa la vita, anche per le generazioni future, oppure è stato soltanto, e purtroppo, una lotta ìmpari”.
“A guerra finita dovremo riportare i giovani ucraini alla vita precedente alla guerra – conclude Lilli Lauro -, e noi siamo assolutamente pronti a fare di tutto per ridargli la loro normale quotidianità, così come dobbiamo essere pronti anche a imporre ai russi la ricostruzione di università e luoghi di aggregazione. Chi rompe paga. Ho letto che si prenderanno anche i tesori degli oligarchi per la ricostruzione, ma credo che i Paesi occidentali si impegneranno per una ricostruzione culturale e sociale. I giovani ucraini oggi stanno combattendo. Vanno aiutati ora e anche dopo la guerra. Sono europei e noi abbiamo bisogno delle loro intelligenze, perché soltanto con lo scambio tutti possono crescere”.