(Adnkronos) – Il governatore di Mykolaiv, Vitaly Kim, è ”salvo per miracolo” dopo il raid della Russia. Nel momento in cui questa mattina i russi hanno colpito la sede dell’amministrazione regionale di Mykolaiv, Kim ”avrebbe dovuto essere in ufficio, ma è uscito di casa tardi e non era in sede” al momento dell’attacco. Lo erano, invece, molte altre persone. ”Dicono che ci sono 8 persone sotto le macerie, ma al momento dell’attacco ce ne erano molte di più. Ora ci sono i volontari che stanno scavando a mani nude, anche i volontari che ieri sera sono arrivati a Mykolaiv con le medicine e gli altri aiuti provenienti con un tir da Napoli”. Lo racconta all’Adnkronos il pensionato siciliano Salvatore Barone, che da 17 anni vive a Mykolaiv insieme alla moglie ucraina, al figlio di 17 anni e alla figlia di sei.
”Molti ucraini si sono salvati” dal bombardamento della sede dell’amministrazione regionale, ma ”l’obiettivo dei russi resta quello di colpire il governatore. Ci avevano già provato colpendo l’hotel dove si pensava che si trovasse. Stamattina ho provato a telefonargli, ma non risponde a nessuno”, aggiunge. ”Ho cercato di parlargli tante volte, gli ho detto di mettersi in salvo, ma è spavaldo”, racconta, citando il fatto che ”in città ci sono traditori, informatori dei russi, molti vengono arrestati”.
Quella appena trascorsa è stata un’altra notte senza chiudere occhio. ”Hanno bombardato tutta la notte, ma è difficile capire da dove vengono le esplosioni”, racconta dal supermercato di fronte casa dove è uscito a fare la spesa, ”era tre giorni che non uscivo, che restavamo barricati in casa e oggi abbiamo bisogno di fare scorta”.