Sin dal primo giorno dell’invasione russa in Ucraina, lo scorso 24 gennaio, l’intelligence britannica ha puntualmente continuato a monitorare il quadro generale della situazione, avvalendosi anche della consulenza di validi esperti analisi militari.
Dunque, riferiscono oggi fonti interne ai ‘servizi militari’ britannici, nell’ambito di questo logorante conflitto bellico, la Russia si troverebbe davanti ad bivio. A mettere in impasse gli alti ufficiali dell’esercito di Mosca, una sorta di ‘dilemma strategico’: rafforzare l’offensiva verso est, o puntare sulla difesa dall’avanzata dell’esercito ucraino a sud?
Come rivela il bollettino stilato dagli 007 militari britannici, simili ‘indecisioni’ avrebbero già influenzato negativamente le scelte degli strateghi del Cremlino nella prima fase dell’invasione. Infatti, illustra un rapporto, “Nelle ultime 24 ore, vi sono stati intensi combattimenti su tre fronti: a nord vicino Kharkiv, a est nel Donbass e a sud nell’oblast di Kherson. Lo sforzo maggiormente previsto dalla Russia è probabilmente un’avanzata verso Bakhmut nel Donbass, ma i comandanti sono di fronte al dilemma se dispiegare le riserve operative a sostegno di questa offensiva, o se difendersi di fronte alle continue avanzate ucraine nel sud“.
Dunque, riassume il bollettino nella sua attenta analisi dei fatti, “Queste minacce multiple e concorrenti su un arco di 500 km metteranno alla prova la capacità russa di coordinare il disegno delle operazioni e riallocare le risorse attraverso multipli raggruppamenti di forze”. Del resto, rimarca la nota concludendo: “Nella prima fase della guerra, il fallimento russo a riguardo è stato una delle ragioni della sua scarsa performance militare“.
Max