(Adnkronos) – “Qui, oltre ai bombardamenti, stiamo combattendo una ‘guerra nella guerra’, cioè quella dell’informazione: è lotta senza quartiere contro le fake news diffuse dalla propaganda russa”. A spiegarlo all’Adnkronos, in collegamento da Kiev, è la giornalista Solomiya Vitvitska, star della tv ucraina del canale Tch 1+1, che racconta le ore d’inferno per chi deve raccontare la guerra sul campo come cronista difendendosi non solo dagli attacchi ma anche da una narrazione che, osserva, “spesso viene falsata da attacchi informatici e storie totalmente false”.
“Questo è il momento in cui ci stiamo rendendo conto che vengono diffuse grandi fake news -racconta la giornalista- Nonostante l’impegno che profondiamo nel cercare di raccontare le cose esattamente come stanno, vengono diffuse molte storie, notizie, dalla propaganda che falsano la realtà all’esterno”.
Per garantire ai cittadini la continuità dell’informazione, “abbiamo creato un accordo per una sorta di ‘maratona’ informativa. Ci sono tanti canali televisivi che collaborano tra loro, e l’accordo prevede che inizi uno, poi se ci sono sirene in quella zona scendono nei rifugi e continua qualcun altro. E’ un accordo che sta funzionando 24 ore su 24 sette giorni su sette, fin dall’inizio dell’emergenza”. Inizialmente, ciascuno aveva un turno di tre ore a disposizione, “ma ci siamo resi conto che non c’era il tempo materiale per la squadra organizzare l’attrezzatura, andare sul posto, e tornare e adesso lo spazio informativo di ciascuno dura sei ore”.