(Adnkronos) – “Il momento è difficile per la Russia, anche i suoi alleati tradizionali sono intimoriti dall’isolamento a cui è stata sottoposta e ciò prescinde dalle condizioni tattiche sul terreno. Il problema è soprattutto politico”. Lo afferma all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, già comandante del Coi, sul conflitto in Ucraina.
“Dal punto vista militare – continua – le cose sicuramente non sono andate come Putin avrebbe desiderato però gli obiettivi dichiarati all’inizio della campagna li ha conseguiti, anche con la resa del’acciaieria. Ormai il dominio russo sulla fascia dal Donbass alla Crimea fino a Cherson è incontrastato. L’obiettivo tattico è stato conseguito, manca l’obiettivo politico”.
“C’è anche da dire che, in ambito internazionale, iniziano a comparire distinguo che prima non c’erano – sottolinea – come la Turchia sull’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato o l’Ungheria che è sempre più pompiere che incendiario. Siamo a un lungo braccio di ferro militare”. “Io spero nell’azione dei Paesi europei – conclude – in più direzioni: verso Putin, imponendogli di interrompere la sua offensiva, e verso Biden, che finora ha tenuto più alta la tensione”.