(Adnkronos) – Non è stato facile per Antonio Tajani ricucire i rapporti con il presidente del Ppe Manfred Weber, dopo il gelo con Forza Italia calato ieri per la decisione di annullare un evento del Partito popolare europeo a Napoli, previsto per giugno, a causa delle recenti parole di Silvio Berlusconi sull’Ucraina e sul presidente Volodymyr Zelensky. Vertice che, anche per ragioni logistiche, non potrà essere riconvocato a breve, ma che potrebbe tornare in agenda eventualmente solo in autunno.
Il ministro degli Esteri e coordinatore azzurro ha dovuto fare leva su tutta la sua pazienza e capacità diplomatica e tessere parecchio filo per convincere il leader dei Popolari europei, potendo naturalmente mettere sul tavolo il fatto che “Fi ha sempre votato sia al Parlamento europeo che in quello italiano in difesa dei diritti dell’Ucraina, in favore dell’invio di aiuti militari”. E ribadendo che “la nostra posizione non cambia, per arrivare a una pace giusta”.
Parole che hanno tranquillizzato Weber, che, da parte sua, avrebbe assicurato che l’amicizia e il rapporto personale con Berlusconi sono fuori discussione. Tuttavia, in maniera altrettanto franca, avrebbe sottolineato che le parole dell’ex premier hanno comunque creato disappunto, soprattutto negli esponenti dei Paesi baltici, rendendo così inevitabile la decisione di annullare il vertice di Napoli. Una scelta arrivata in modo così repentino anche per questioni organizzative, visto che proprio ieri scadevano i termini legati alle opzioni per le prenotazioni negli alberghi.
Per le stesse ragioni logistiche è difficile mettere subito in agenda una nuova riunione sempre nella città partenopea. Inoltre serviranno altri passaggi per capire se effettivamente l’incidente può considerarsi chiuso come affermato da Tajani.
Sicuramente un primo banco di prova si avrà nei prossimi giorni, quando potrebbe svolgersi una riunione tra gli europarlamentari di Forza Italia e lo stesso Weber. E il capo delegazione azzurro, Fulvio Martusciello, ha già lanciato una sfida al leader Ppe, invitandolo ad impegnarsi perché Napoli sia indicata come sede secondaria dell’Agenzia europea per la sicurezza marittima.
E se nei diversi passaggi si arrivasse a ricomporre definitivamente la frattura, non è escluso che il vertice previsto e annullato nella città campana possa essere riproposto in autunno.