(Adnkronos) –
Gli F-16 già sono in Ucraina? I jet promessi a Kiev dalla coalizione occidentale potrebbero già essere a disposizione delle forze armate ucraine. E’ l’ipotesi che il magazine Newsweek rilancia sulla base di informazioni acquisite dopo gli ultimi sviluppi della guerra con la Russia, iniziata a febbraio 2022. Le indiscrezioni filtrano dopo una serie di news che non sono passate inosservate: nelle ultime settimane, Kiev ha reso noto di aver abbattuto una serie di caccia russi – sarebbero almeno 8 dal 5 dicembre – e poco più di 24 ore fa è stata in grado di colpire la nave Novocherkassk ormeggiata nelle acque di Fedosia, in Crimea.
In assenza di annunci e conferme ufficiali, Newsweek ‘unisce i puntini’. Gli alleati occidentali hanno promesso da mesi la fornitura di F-16, i jet di fabbricazione Usa. Non sono mai state indicate, però, specifiche date di consegna degli apparecchi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky da sempre evidenzia l’importanza di contrastare la Russia anche in cielo, per garantire maggiori difese e per sferrare attacchi più efficaci.
Negli ultimi giorni, gli F-16 sono stati protagonisti anche nei messaggi diffusi su Telegram da profili e canali filorussi, che hanno fatto riferimento all’impiego dei jet. Da Kiev, nessuna conferma ufficiale. Newsweek, intanto, ha bussato ad una fonte americana. Risposta: è probabile che l’Ucraina abbia ricevuto i primi jet promessi. Il 22 dicembre, Zelensky ha genericamente fatto riferimento ai ‘preparativi’ dell’invio di F-16 da parte dell’Olanda, che ha promesso un pacchetto di 18 aerei. In diversi paesi oltre agli Usa, compresi Regno Unito e Romania, i piloti ucraini sono stati accolti per l’addestramento: gli F-16 sono differenti rispetto ai jet che l’aviazione di Kiev ha avuto a disposizione e i velivoli con ogni probabilità dovranno essere anche adattati alle esigenze dei piloti.
Per Kiev, ovviamente, i caccia potrebbero rappresentare una svolta in una fase particolarmente complessa della guerra. La controffensiva non ha prodotto i risultati auspicati da Zelensky, la Russia è in grado di mandare al fronte migliaia di uomini e preme soprattutto lungo il fronte orientale, dove ha recentemente rivendicato la conquista di Marinka, una città ormai inesistente e ridotta ad un cumulo di macerie.