(Adnkronos) – “Mario Draghi appartiene alla scuola dei leader a me ben noti e di cui oggi c’è una grande carenza. È un politico pragmatico e non populista. Per questo, la posizione dell’Italia nei confronti dell’Ucraina e la condanna della Russia è tra le più chiare in tutta la storia dei nostri rapporti bilaterali”. Ad affermarlo, in un’intervista esclusiva all’Adnkronos, è Arsenji Yatseniuk, ex premier dell’Ucraina, ex presidente del Parlamento ed ex ministro degli Esteri, che commenta la visita a Kiev di Draghi, Scholz, Macron e Iohannis. “La sua frase chiave è ”nessuna decisione sull’Ucraina senza Ucraina, noi appoggiamo ciò che vuole l’Ucraina’. Questo è il modo giusto di agire, pubblicamente e non”.
Secondo Yatseniuk, la visita dei quattro leader “è la dimostrazione di quanto l’Unione Europea sia unita nel sostegno dell’Ucraina, è la dimostrazione per il popolo ucraino che l’Unione sta insieme a noi, ed è anche la dimostrazione a Putin che i suoi conti sulla debolezza dell’Europa e i suoi legami storici con l’Italia, Germania e Francia non sono si sono avverati”. L’Europa, nell’analisi dell’ex premier, “si è resa conto di chi sia Putin e che cosa sia la Russia, e del pericolo che comportano per tutti i Paesi cui leader oggi sono venuti in Ucraina. È di assoluta importanza che venga mantenuta anche in seguito l’unità dell’Unione Europea e nonostante tutte le sfide come prezzi alti per l’energia o prodotti alimentari. Rimanere in piedi e diventare più forti, liberarsi dal ricatto russo su energia, materie prime o politica”.
Gli ucraini, assicura Yatseniuk, “combattono per se stessi e sono pronti a combattere fino alla vittoria. Noi, insieme all’Unione Europea, siamo un’unica famiglia sia storicamente sia per i valori. La nostra lotta per l’Ucraina libera è anche la lotta per l’Europa libera contro la dittatura e i crimini contro l’umanità commessi da Putin”.