(Adnkronos) – “I russi hanno colpito due volte Avdiivka con bombe al fosforo”. Lo denuncia su Telegram il governatore della regione di Donetsk, Pavlo Kyrylenko. “Il primo attacco è stato ieri sera nella zona” di un impianto di carbon fossile. “Il secondo stamattina, nel centro della città”, fa sapere il governatore, riferendo di diversi incendi esplosi ad Avdiivka dopo i bombardamenti. “Dopo il secondo bombardamento – aggiunge Kyrylenko – i russi hanno lanciato un attacco aereo su Avdiivka, mirando a un grattacielo”. Nell’attacco almeno una persona è rimasta ferita.
ATTACCO IN OSPEDALE – I russi hanno attaccato l’ospedale di Severodonetsk nonostante sapessero che c’erano dei feriti gravi insieme ai medici. Nell’attacco sono stati danneggiati due piani dell’edificio e una donna è morta. Lo riferisce su Telegram Serhii Haidai governatore della regione di Luhansk, aggiungendo che nonostante tutto l’ospedale resta operativo e sta continuando a curare i civili.
LA LISTA DI BUCHA – “Gli occupanti russi uccidevano a Bucha seguendo un elenco” ha detto il sindaco Anatolii Fedoruk in un’intervista a Cbc, ripresa dal giornale online ucraino Zerkalo Nedeli. Liste che, secondo il sindaco, “non avevano scritto” i militari russi, ma che “qualcuno del posto gli aveva dettato. Forse avevano dei collaboratori, perché sapevano in anticipo da chi stavano andando, a quale indirizzo e che tipo di persone ci fossero”.
KHERSON – “Un costante flusso” di persone sta scappando da Kherson, unica città ucraina occupata dai russi, ormai da due mesi. Lo riferisce la Cnn, ma anche il sito dissidente russo Meduza descrive una città ormai svuotata dai suoi abitanti. Entrambi i media raccontano che a spingere alla fuga sono anche le notizie su un referendum per proclamare una Repubblica filorussa, che secondo diverse fonti si sarebbe dovuto tenere oggi, ma non è chiaro se sia stato rimandato.
A quanto si legge sul sito della Cnn, la gente scappa dalla città occupata a piedi, in bicicletta o anche con delle carriole, passando per i campi o guadando i fiumi. Secondo Meduza, nelle ultime settimane in città si erano sparse voci di uomini dei villaggi vicini, costretti a scavare trincee per i soldati russi o a caricare i loro pezzi d’artiglieria. A questo si è aggiunto il timore di disordini e repressione in occasione del referendum. Il risultato è “che la maggior parte della popolazione ha cominciato a partire nel panico e la città è praticamente vuota”.
MISSILE SU PONTE VICINO A ODESSA – Il presidente della rete ferroviaria ucraina Oleksandr Kamyshin ha reso noto che un altro missile ha colpito un ponte ferroviario e stradale che collega la città portuale di Odessa con l’estremo sud-ovest dell’Ucraina. “Oggi alle 6.45 – ha detto – è avvenuto un secondo attacco missilistico sullo stesso ponte nella regione di Odessa. Non ci sono stati feriti”.
DRONE UCRAINO – La Russia afferma di aver distrutto un drone da ricognizione nella regione di Voronezh, nell’ovest del Paese, dopo un episodio analogo vicino al confine con l’Ucrainia. Secondo il governatore della regione, Alexander Gusev, citato dall’agenzia Interfax, “i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto un piccolo apparecchio da ricognizione senza pilota”. “Nulla minaccia la vita e la salute degli abitanti” dell’area, ha aggiunto. Lunedì il governatore della regione di Kursk, Roman Starovoit, aveva confermato che due droni ucraini erano stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea nella zona vicina al confine tra i due Paesi.
SPARI IN TRANSNISTRIA – Un villaggio in Transnistria al confine con l’Ucraina, che ospita un grande deposito di munizioni dell’esercito russo, è stato preso di mira dopo essere stato sorvolato da diversi droni. Lo hanno reso noto le autorità dell’enclave filorussa in Moldova. “La scorsa notte, diversi droni sono stati avvistati sopra il villaggio di Kolbasna”, ha comunicato il ‘ministero dell’Interno’ della Transnistria in una nota, aggiungendo che “hanno sparato colpi in direzione di Kolbasna dall’Ucraina” senza causare vittime.