(Adnkronos) – “Il conflitto in Ucraina sta generando una crisi umanitaria senza precedenti nel Dopoguerra in Europa. Per farvi fronte, l’Unione europea ha applicato per la prima volta la direttiva del 2001 sulla protezione temporanea in favore dei profughi ucraini. Questa decisione testimonia la solidarietà e la compattezza dell’Unione europea: un’unità di intenti e di azioni che è indispensabile mantenere e che vede l’Italia in prima linea”. Così il premier Mario Draghi, nel corso del question time alla Camera.
PROFUGHI IN ITALIA – “Ho dati che testimoniano la velocità dell’arrivo” di profughi ucraini in Italia, “l’8 marzo erano 21.045, oggi sono 23.872. Principalmente la frontiera verso cui passano è la frontiera italo slovena. Per il 90% si tratta di donne e bambini: ieri erano 10.500 donne, oggi 12 mila, gli uomini erano 2mila ieri, oggi 2.200, i bambini 8.500 ieri e oggi 9.700. Il flusso è certamente destinato ad aumentare” dice il premier rispondendo al question time alla Camera.
“Tutti i rifugiati o accettano un tampone ogni 48 ore o il vaccino – afferma – Le mascherine sono distribuite nei posti dove avvengono le vaccinazioni”.