(Adnkronos) – Le sanzioni adottate nei confronti della Russia per l’aggressione nei confronti dell’Ucraina sono “molto pericolose”, sia perché rischiano di essere lette dalla Russia come “una dichiarazione di guerra”, sia perché faranno molto male all’economia italiana, che ha rapporti “importantissimi” con il gigante eurasiatico. I popoli d’Europa manifestano per la pace, non per “andare in guerra con la Russia”. E l’Ue, mettendo “enfasi” sull’appoggio a Kiev, rischia di trovarsi costretta a “chiedere clemenza” a Putin, se dovesse reagire e rinsaldare l’asse con la Cina. Queste le motivazioni, spiega all’Adnkronos l’eurodeputata Francesca Donato, eletta nella Lega ma ora tra i Non Iscritti, che l’hanno indotta oggi a votare, unica italiana, contro la risoluzione del Parlamento Europeo che condanna l’aggressione militare russa all’Ucraina.
Per Donato, le sanzioni decise dall’Ue ed appoggiate dal Parlamento, che ne chiede altre più pesanti nel testo approvato, “sono misure molto pericolose: di fatto viene esteso il conflitto ucraino-russo al fronte europeo-russo e bielorusso, malgrado siano già in corso dei negoziati. Anziché attivarsi per promuovere un negoziato, l’Ue fa esattamente l’opposto. Lo trovo pericolosissimo e assolutamente inaccettabile”.
Inoltre, continua, “che si usino fondi Ue per comprare armi che verranno distribuiti ai civili: un civile che non sa usare un mitra può far male a se stesso e agli altri, o usarlo per atti illeciti. Vladimir Putin ha annunciato di non voler colpire obiettivi civili, ma solo militari. Se l’esercito russo volesse radere al suolo l’Ucraina, lo avrebbe già fatto. Se non lo ha fatto è perché l’obiettivo non è di uccidere tutti, ma anzi avere un governo che non sia aggressivo nei confronti delle repubbliche che hanno dichiarato l’indipendenza e di incentivare qualsiasi tipo di azione ostile alla sicurezza russa”.
“Non intendo affatto – continua Donato – giustificare l’iniziativa militare russa, ma ci sono dei precedenti nella stessa Ucraina e l’allargamento della Nato verso est ha creato un problema geopolitico per la Russia”. Da parte dell’Ue “l’ostilità è stata aumentata in modo esponenziale e ora con questa enfasi dell’appoggio all’Ucraina si spalancano le porte ad un Vietnam”, di cui faranno le spese i cittadini ucraini.
Il danno che le sanzioni “possono fare alla Russia – aggiunge Donato – è comunque inferiore al danno enorme che faranno alla nostra economia. Noi non sopravviveremo: rischiamo di fallire come Paese. E l’Ucraina non è neanche un membro della Nato. Investiamo risorse, energie e capitale politico per inimicarci per sempre una delle più grandi potenze mondiali, con cui abbiamo sempre avuto rapporti importantissimi. Che senso ha? Lo trovo folle. E il sentiment della popolazione è di grandissimo sgomento: i cittadini europei non sono affatto contenti di questa linea: ci sono le piazze piene che manifestano per la pace”.
“Chi l’ha detto – aggiunge Donato – che vogliamo entrare in guerra con la Russia? Sono sconvolta del fatto che a tutti i livelli della politica italiana nessuno” si interroghi pubblicamente sulla saggezza della linea Ue. “Vivaddio nel Parlamento almeno il gruppo della Sinistra (il copresidente Martin Schirdewan, della Linke, ha votato contro come Donato, ndr) ha chiesto di fermarsi. Tra l’altro – nota – Medvedev ha detto che questa è una dichiarazione di guerra. Vediamo cosa decideranno di fare la Cina e l’India, ma se ci troviamo di fronte tutto il blocco orientale che cosa fa l’Ue? Chiama in aiuto gli Usa che hanno già detto ovviamente di non volere entrarci? Rischiamo noi di dover andare in ginocchio, con la coda tra le gambe, a chiedere clemenza, se non ci fermiamo in tempo. Soprattutto dopo aver visto danni e morti. Per questi motivi ho votato contro”, conclude.