(Adnkronos) – Dopo un primo invio di oltre 150 tonnellate di beni di prima necessità direttamente in territorio ucraino, riparte domattina una nuova staffetta di solidarietà del progetto “Odissea della Pace”, nato dalla mente e dal cuore di Monsignor Avondios della Chiesa Ortodossa di Via San Gregorio 5 a Milano e diverse organizzazioni di volontari dell’hinterland milanese e rappresentanti della società civile che hanno deciso di mettere momentaneamente da parte le proprie attività per dedicarsi a questa causa umanitaria, senza colorazioni politiche né interessi di parte ma con il solo fine di portare sostegno e sollievo a una popolazione gravemente afflitta dalla guerra. Questa nuova spedizione, informa una nota, è una delle tante iniziative di solidarietà nate quasi all’improvviso, che ha raccolto una straordinaria partecipazione anche grazie all’importante contributo di un network di influencer, che ha messo a disposizione i propri canali social per raccontare e coinvolgere i cittadini.
“La generosità è un’onda che trasforma un piccolo gesto in un grande progetto: voglio ringraziare tutti coloro che hanno cooperato per la riuscita di quest’impresa con le donazioni, con il lavoro fisico, con ogni genere di mezzo e risorse. Non da meno è stato l’interesse del mondo del web, con molti influencer e personaggi che hanno lavorato con i volontari e hanno condiviso l’iniziativa in rete per farla conoscere”, ha commentato l’arcivescovo Avondios Bica.
Le storie su instagram e la condivisione in rete del primo capitolo di questo progetto da parte di Paolo Stella e altri personaggi hanno favorito importanti donazioni e sensibilizzato centinaia di volontari che continuano a offrire spontaneamente le proprie braccia per caricare i mezzi in partenza con il secondo convoglio.
“Ero andato alla chiesa ortodossa per consegnare un pacco di aiuti da inviare nelle zone di guerra, ma mi sono reso conto che c’era moltissimo lavoro da fare. Ho subito pensato a come la rete sia un megafono straordinario e ho deciso di usare i miei canali social per raccogliere volontari”, racconta Paolo Stella.
Grazie al contributo, oltre che di Monsignor Avondios, di Anpas Lombardia, Milano Sospesa, Gruppo Tendi la Mano, Associazione Noah, Chiesa Evangelica di Baranzate e, grazie alla generosità della ditta Autotrasporti Capozi Srl, è in partenza un nuovo convoglio di 11 mezzi, di cui 4 Tir, 2 mezzi della Protezione Civile, un’autoambulanza e altri mezzi di supporto, carichi di beni di prima necessità da destinare direttamente alla popolazione Ucraina. Obiettivo di questa spedizione è anche quello, previo contatto con rappresentanti della Chiesa Evangelica presso il centro di accoglienza di Oradea al confine tra Romania e Ungheria e opportuno screening sanitario in loco, di riportare indietro una cinquantina di profughi destinati ad essere assegnati, in conformità con la normativa applicabile, a famiglie italiane all’interno del comprensorio milanese.
Un viaggio di tre giorni nel rispetto delle normative vigenti e della sicurezza delle 25 persone coinvolte in questo convoglio, con il solo scopo di giungere a destinazione e portare a termine la missione.