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Ucraina, Di Maio: “L’Italia non sta entrando in guerra, rispondiamo ad una richiesta d’aiuto”

Crimini di guerra. Così il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, ha definito quello che sta succedendo in Ucraina in questi giorni. Parole dure quelle che Di Maio riserva ai russi nell’intervista rilasciata a Mattino Cinque: “Ci sono bombe russe che stanno cadendo sulle case dei civili, questi sono crimini di guerra”.

A domanda diretta, risponde: “No, non stiamo entrando in guerra. Stiamo rispondendo ad una richiesta di aiuto, fornendo supporto. E’ un paese invaso da Putin, è legittima difesa anche perché cittadini russi stanno protestando. Non stiamo entrando in guerra stiamo facendo arretrare Putin. Vladimir Putin deve sedersi al tavolo della pace, e non lo farà con la gentilezza. Solo così possiamo farlo arretrare, ma stiamo lavorando per la pace”.

Ribadisce ancora Di Maio: “Non portiamo la Nato in guerra non c’è un solo soldato della Nato coinvolto in quella guerra proprio per evitare lo scontro e il conflitto in Europa. Noi stiamo lavorando dal primo giorno per evitare e mitigare l’impatto di quella guerra sulle famiglie e imprese italiane”.

Conclude il ministro: “Loro non si aspettavano che l’Unione europea reagisse così. L’Ue sta reagendo pacificamente utilizzando le sanzioni economiche e loro invece si aspettavano che l’Ue potesse disgregarsi, dividersi, è invece siamo rimasti uniti e stiamo rispondendo pacificamente contro l’aggressione all’Ucraina”.