(Adnkronos) –
“Ormai sono inevitabili le ripercussioni” della guerra in Ucraina “nelle attività spaziali” e “soprattutto per quello che riguarda i rapporti di collaborazione con la Russia” a cominciare dalla “cooperazione sulla Stazione Spaziale Internazionale”. A rilevarlo, parlando con l’Adnkronos, è l’astronauta italiano Umberto Guidoni, primo europeo ad abitare la Iss. “Certo, se non si dovesse allentare la tensione allora rischiamo davvero una sorta di ‘cortina di ferro spaziale’ con la possibilità che si crei un blocco Russia-Cina” sottolinea Guidoni oggi ritirato dal servizio ma che ben conosce la geopolitica dello spazio. Astrofisico ed ex europarlamentare, Guidoni osserva che “in questa fase gli scenari da guerre stellari non sono più così fantascientifici” se “non si ritorna ad una collaborazione nelle attività spaziali con la Russia”.
Sulla Stazione Spaziale Internazionale, Guidoni ricorda che “la Russia è un partner di Usa e Europa da più di 20 anni” e che “tra pochi giorni un astronauta statunitense rientrerà a terra proprio con una Soyuz russa insieme a cosmonauti russi”. Rispetto alla Iss, inoltre, “c’era un’intesa per far durare la Stazione Spaziale fino al 2025 e poi c’era anche un accordo ‘pacifico’ che si sarebbe andati avanti insieme per altri due o tre anni, ma ora potrebbe non essere più così” e “la Russia – ipotizza Guidoni- potrebbe decidere di appoggiarsi alla stazione spaziale della Cina, potrebbe crearsi nello spazio anche un blocco Russia-Cina da un lato e Usa-Europa e altri dall’altro”. (di Andreana d’Aquino)