Omicidio volontario aggravato: con questa accusa la procura di Roma indaga su un medico di guardia in un Istituto della Capitale e il marito di una donna, malata incurabile di tumore, a cui il 13 gennaio del 2019 fu data una dose letale di cloruro di potassio.
La donna, visto che non facevano effetto neppure le cure palliative, avrebbe confessato al marito, 52 anni, di desiderare una fine con dignità.
E costui, per far finire le sofferenze della moglie avrebbe chiesto al medico di guardia di applicarle una iniezione.
Nei riguardi dei due il pm contesta anche 3 aggravanti: si sarebbero approfittati delle condizioni della donna, avrebbero abusato dei poteri dovuti al ruolo di medico in struttura pubblica e infine, e commesso un omicidio con l’uso di sostanze con “effetto venefico”. L’udienza preliminare il prossimo 10 novembre.