Svolgevano attività di spionaggio per conto dell’Arabia Saudita mentre lavoravano per Twitter. Questa l’accusa per due ex dipendenti della società, che avrebbero sfruttato la loro possibilità di accedere ai sistemi interni del social network secondi fini.
La notizia, del Washington Post, riporta la denuncia del Dipartimento di Stato americano, nella quale si parla del ruolo svolto dall’Arabia Saudita per assoldare gli impiegati di Twitter e ottenere informazioni personali, sensibili e non pubbliche sui dissidenti sauditi e su chi pubblicava post contrari a Riad.
Aggiornamento ore 8.00
Le persone sotto accusa sono il cittadino americano Ahmad Abouammo e il saudita Ali Alzabarah: sono accusati di aver avuto accesso ai dati privati di oltre seimila account di Twitter dal 2015.
Fra i profili controllati, quello del giornalista Omar Abdulaziz, che era legato all’editorialista del ‘Washington Post’ Jamal Khashoggi, ucciso il 2 ottobre dello scorso anno nel consolato dell’Arabia Saudita a Istanbul. Una terza persona, il saudita Ahmed Almutairi, deve rispondere dell’accusa di aver mediato tra gli ex dipendenti di Twitter e il governo saudita.
Aggiornamento ore 9.00
“Riconosciamo che ci sono persone cattive che cercheranno di danneggiare il nostro servizio – si legge in una nota di Twitter. “Comprendiamo i rischi incredibili affrontati dai molti che utilizzano Twitter per condividere i loro punti di vista con il mondo e rendere responsabili coloro che sono al potere”.
Aggiornamento ore 10.00