Per la prima volta Twitter ‘corregge’ Donald Trump. La società di San Francisco ha segnalato due tweet del presidente con l’avviso del fact checking: verificare bene i fatti prima di pubblicare notizie potenzialmente (o deliberatamente) false.
Nei tweet Trump evocava il rischio di frode elettorale dopo che alcuni governatori democratici, tra cui Gavin Newsom, governatore Californiano (lo Stato più popoloso), hanno deciso di introdurre il voto per posta alle prossime elezioni presidenziali del 3 novembre.
Una decisione presa per evitare la diffusione del coronavirus in caso di una seconda ondata in autunno. Il voto per posta è comunque già previsto, con modalità diverse, in 34 Stati (su 50). I tweet di Trump “contengono informazioni potenzialmente fuorvianti sui processi di voto e sono stati contrassegnati per fornire un contesto aggiuntivo”, ha spiegato un portavoce della piattaforma.
La reazione di Trump non si è fatta attendere (sempre su Twitter): “Twitter sta interferendo nelle elezioni presidenziali 2020. Stanno dicendo che la mia affermazione sul voto per posta, che porterà a una massiccia corruzione e frode, non è corretta, basandosi sul fact-checking delle fake news di Cnn e del Washington Post”.
Di solito Twitter preferisce non interferire nei post di personaggi politici, ritenendo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere ogni loro dichiarazione senza intromissioni. Ora forse vuole evitare di diventare un mezzo, in piena campagna elettorale, di diffusione di notizie false (come nel 2016), in un social dove il tycoon può ‘vantare’ più di 80 milioni di seguaci.
Uno schiaffo al presidente che ha colto la palla al balzo per invocare il sacro diritto della libertà di parola. “Twitter sta completamente sopprimendo la libertà di parola, ed io, come presidente, non permetterò che accada!”
Mario Bonito