(Adnkronos) – La Fiorentina torna in Europa dopo 5 anni. Ai viola vittoriosi per 2-1 in casa contro il Twente basta uno 0-0 nel ritorno del playoff di Conference League in Olanda per qualificarsi alla fase a gironi. La squadra di Italiano fallisce nel finale tre occasioni per portarsi in vantaggio ma poi, dopo l’espulsione di Igor al 93′, rischia di andare ai supplementari. Decisiva una parata al sesto minuto di recupero di Terracciano.
Partenza in salita per gli ospiti, che subiscono la pressione del Twente, sospinto anche dalla calda atmosfera dello stadio. Dopo un paio di tentativi ribattuti tra Van Wolfswinkel e Vlap, serve un salvataggio super di Cabral sulla linea di porta per evitare al secondo la gioia del gol. La Fiorentina nella prima metà di frazione si aggrappa alle accelerazioni di un Ikoné più coinvolto e vivo rispetto al recente passato, ma non crea sviluppi veramente pericolosi. Col trascorrere dei minuti cala la spinta del Twente ma i viola faticano a costruire con continuità: serve una giocata da fermo per poter far male, e ci va vicinissimo Sottil su punizione, chiamando Unnerstall alla pronta risposta.
Neanche un giro d’orologio e gli olandesi sfiorano il gol impegnando Terracciano con un doppio tentativo: nella stessa azione ci provano Zerrouki e Sadilek, ma entrambi si vedono fermati dai guantoni del portiere italiano. Il più in forma di questa Fiorentina è però Sottil e non è un caso che sia ancora lui a rappresentare il maggior pericolo nel finale di tempo, al termine di uno slalom gigante. Sul corner successivo si iscrive alla lista di chi ha tirato anche Cabral, ma la sua incornata è centrale e facilmente gestibile per Unnerstall.
L’avvio di secondo tempo suggerisce un copione simile: il Twente spinge alla ricerca di un gol che cambierebbe il match, la Fiorentina però approccia un po’ meglio rispetto alla prima frazione, riuscendo a rispondere con maggiore frequenza. Al tiro-cross di Misidjan in apertura risponde Sottil poco più tardi, e se a Igor servono gli straordinari per fermare un tiro a botta sicura di Cerny, rimangono invece notevoli dubbi su quale sia la parte del corpo di Unnerstall che al 55′ ferma Cabral lanciato in porta: sembrava avambraccio, ma l’arbitro Petrescu non ravvisa falli di mano e l’assenza del Var lascia tutti nel dubbio. Scavallata la metà, la ripresa divampa con azioni da una parte all’altra: Tzolis impegna due volte Terracciano, la seconda con particolare pericolosità, mentre sul fronte opposto l’occasionissima capita sul mancino di Ikoné, che però si fa murare a tu per tu con Unnerstall.
Dopo qualche minuto di partita interrotta per via di lancio di oggetti dagli spalti (con anche tensioni evidenti tra le due panchine), sono ancora della Fiorentina le occasioni migliori, su tutte una rovesciata ravvicinatissima di Mandragora, che finisce sul palo. C’è ancora tempo per un finale thriller: nei sei minuti di recupero inizialmente concessi viene espulso Igor per aver rimediato un secondo giallo a causa di eccessiva perdita di tempo. Al minuto 96 serve poi un vero e proprio miracolo di Terracciano per dire no al colpo di testa di Brenet e scatenare la gioia dei tifosi viola.