“Come scatarrare sui cittadini onesti…”. Tutti contro Lucia Azzolina per il tweet sul vitalizio confermato a Roberto Formigoni. A indignare i social, proprio la scelta del verbo che, per molti, non sarebbe adeguato a un’ex ministra dell’Istruzione. “Delicatissima”, “che signora”, “mamma mia Azzolina che finezza”, “che pochezza”, “un linguaggio prettamente istituzionale. Complimenti ministro”, solo alcune delle tante critiche piovute sul ‘cinguettio’ della 5S, in evidente contrasto con la decisione del Consiglio di Garanzia del Senato.
“Una scelta dialettale permeata del senso delle istituzioni grazie al quale ci ritroviamo come ci ritroviamo! La forma in questo caso è il contenuto”, contestano, mentre puntano il dito: “Trovo più scandaloso che lei sia stata ministro dell’istruzione”. E ancora: “Cosa vogliamo insegnare ai ragazzi se chi se n’è occupato dà l’esempio della gogna. Manca solo il patibolo in piazza”. Ma la critica non arriva solo dai detrattori. Anche fra gli utenti che condividono la posizione di Azzolina sui vitalizi giunge la ‘bacchettata’ per il termine utilizzato: “Avrei usato parole diverse, ma condivido il senso. #vergogna” e “il concetto è giusto ma ‘scatarrare’ un po’ sopra le righe”, sottolineano. E tra i tanti commentatori c’è anche chi tenta di stemperare con una battuta: “In pratica – scherzano – sta fornendo uno sputo di riflessione”.
Come scatarrare sui cittadini onesti… pic.twitter.com/GeUm9Gdkya
— Lucia Azzolina (@AzzolinaLucia) May 18, 2021