“Tutti d’accordo su due Stati, ma riconoscere ora Palestina non aiuterebbe pace”: la sintesi del discorso della Premier Meloni.
“Sul riconoscimento della Palestina”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, “questo governo si è posto in linea di assoluta continuità con altri governi di qualsiasi colore politico: noi siamo per la soluzione dei due Stati, abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere l’Autorità palestinese, come sosteniamo il diritto di Israele a esistere”.
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“Ma questo deve nascere nei fatti e non nelle parole, con un processo politico fortemente sostenuto, aiutato e reso concreto anche dall’Ue. La nostra posizione è condivisa dalla maggioranza degli Stati dell’Unione europea e dalla totalità di quelli del G7. Il tanto vituperato blocco di Visegrad ha riconosciuto la Palestina nel 1988. Poi lo hanno fatto solo in tre, Spagna, Svezia e Irlanda”. “Tuttavia – aggiunge – penso che sia un po’ fuorviante far credere che se riconoscessimo la Palestina nel mezzo della crisi risolveremmo la questione. Non è così. I nostri sforzi sono concentrati sulla de-escalation: significa mantenere un dialogo franco con tutti gli attori in Medio Oriente, Israele compreso”.
aggiornamento 11.00
“Odio contro le Ong? Pensavo alle mie parole condivise”
“Io non so dove la collega Braga abbia sentito una relazione carica di odio. A volte, ho l’impressione che questi interventi di replica vengano scritti prima di ascoltare la mia replica…” dice Meloni rispondendo alla capogruppo del Pd. “Il riferimento che faceva lei è all’odio nei confronti delle Ong. Io ho detto che considero vergognoso che una Ong”, la Sea Watch, ”dichiari che le guardie costiere sono i veri trafficanti e gli scafisti innocenti. Sono parole vergognose” e “dovrebbe preoccuparci il fatto che si ritenga di attaccare me e difendere queste frasi. Davo per scontato che su una cosa del genere fossimo tutti d’accordo”.
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