Turismo Roma, Gualtieri: “Ai sindaci più poteri per gestire l’extra alberghiero”

“Il governo italiano dovrebbe trasferire ai sindaci i poteri necessari per regolamentare l’eccesso dell’offerta extra alberghiera”. A dirlo è il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che intervenendo alla 41esima edizione dell’Assemblea dell’Anci a Torino ha parlato delle soluzione per migliorare la qualità del turismo nelle grandi città italiane.

A tal proposito Gualtieri ha dichiarato: “Sul turismo è bene impostare il dibattito in modo corretto. Nelle città che hanno una forte attrattività turistica, bisogna avere gli strumenti per governare una forte domanda turistica”.

E ancora: “L’Italia è uno dei pochissimi paesi al mondo in cui i sindaci non hanno i poteri per regolare i fenomeni extra alberghieri. Il problema non è che arrivano i turisti in Italia ma che va limitato e governato il settore extra alberghiero, vanno gestiti i flussi e mancano i poteri. Noi sindaci ci arrabattiamo studiando i commi e ci inventiamo misure, ma, in realtà, dovremmo avere i poteri per limitare e governare i fenomeni. Non abbiamo la base giuridica”.

Gualtieri: “Manovra? Insufficiente”

Gualtieri è poi entrato a gamba tesa sulla manovra approva dal governo: “Il nostro voto alla Manovra? E’ insufficiente, parlano i numeri, non è un’opinione sono fatti. Purtroppo questa è una manovra che taglia dopo un anno in cui erano stati chiesti dei sacrifici molto pesanti che sono stati spalmati su tutti gli anni, per cui noi che dobbiamo fare il bilancio il 25 dicembre abbiamo già i tagli dell’anno scorso, e adesso arrivano quelli di quest’anno”.

Ha aggiunto il primo cittadino della Capitale: “Purtroppo questa è una manovra che taglia dopo un anno in cui erano stati chiesti dei sacrifici molto pesanti che sono stati spalmati su tutti gli anni, per cui noi che dobbiamo fare il bilancio il 25 dicembre abbiamo già i tagli dell’anno scorso, e adesso arrivano quelli di quest’anno. Che poi si sommano quelli per gli investimenti e ad altre misure come il blocco del turnover al 75% in un quadro in cui, a dispetto della invidiabile capacità comunicativa del ministro Giorgetti che ha spiegato che bisognava ridurre il deficit quindi, tutti dovevano fare la loro parte, aumenta il deficit perché il programmatico è più alto del tendenziale dello 0,4%. Quindi, non è che stiamo facendo tutti un sacrificio, lo stiamo facendo noi il sacrificio e questo non va bene perché se si colpisce la spesa corrente dei comuni si colpiscono i servizi dei cittadini e si rende più cara la vita le persone”.