La Turchia si avvia alla invasione della Siria del nord e il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump approva l’intervento di Erdogan.
Intanto Fds sostiene: “Sarebbe guerra permanente”
Una telefonata tra il presidente americano Trump e il leader turco Erdogan ha strappato la stasi. Con una specifica.
“Le forze statunitensi non sosterranno né saranno coinvolte nell’operazione”.
L’operazione militare turca spaventa una intera area perché, emerge da quanto fanno trapelare le parti, potrebbe spazzere via le forze curde appoggiate dagli americani vicino al confine in Siria.
E questo, evidentemente, a qualcuno non piace.
Aggiornamento ore 4,49
Le truppe americane in Siria si prepareranno ad allontanarsi dal confine turco perché Ankara “attuerà presto un’operazione militare pianificata da tempo” che porterà all’invasione del Nord del Paese.
A comunicarlo è la Casa Bianca dando riferimento di un lungo rapporto telefonico tra il presidente americano, Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan.
“Le forze statunitensi non sosterranno né saranno coinvolte nell’operazione e le truppe Usa, che hanno sconfitto il califfato territoriale dello Stato islamico, non saranno più nelle immediate vicinanze”.
È questo che ha comunicato la Casa Bianca negando ulteriori approfondimenti sull’operazione turca.
“Distruggeremo la vostra economia se attaccate i curdi”, aveva detto in effetti Trump di recente.
Aggiornamento ore 7.01
Il gruppo curdo, conosciuto come Forze democratiche della Siria (l’alleanza curdo-araba delle Fds, Syrian Democratic Forces, o Sdf.), è stato del resto un partner degli Stati Uniti nella lotta contro lo Stato islamico.
Ma in politica cambia tutto e la decisione di Trump sembra andare contromano rispetto alle raccomandazioni dei massimi funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato.
I quali più volte hanno provato a mantenere una piccola presenza di truppe nel nord-est della Siria in relazione la lotta contro lo Stato Islamico, o Isis, e nei equilibri con Iran e Russia.
Aggiornamento ore 9,44
L’operazione militare turca spaventa una intera area perché, emerge da quanto fanno trapelare le parti, potrebbe spazzere via le forze curde appoggiate dagli americani vicino al confine in Siria.
E questo, evidentemente, a qualcuno non piace.
Aggiornamento ore 4,49
Le truppe americane in Siria si prepareranno ad allontanarsi dal confine turco perché Ankara “attuerà presto un’operazione militare pianificata da tempo” che porterà all’invasione del Nord del Paese.
A comunicarlo è la Casa Bianca dando riferimento di un lungo rapporto telefonico tra il presidente americano, Donald Trump e Recep Tayyip Erdogan.
“Le forze statunitensi non sosterranno né saranno coinvolte nell’operazione e le truppe Usa, che hanno sconfitto il califfato territoriale dello Stato islamico, non saranno più nelle immediate vicinanze”.
È questo che ha comunicato la Casa Bianca negando ulteriori approfondimenti sull’operazione turca.
“Distruggeremo la vostra economia se attaccate i curdi”, aveva detto in effetti Trump di recente.
Aggiornamento ore 7.01
Il gruppo curdo, conosciuto come Forze democratiche della Siria (l’alleanza curdo-araba delle Fds, Syrian Democratic Forces, o Sdf.), è stato del resto un partner degli Stati Uniti nella lotta contro lo Stato islamico.
Ma in politica cambia tutto e la decisione di Trump sembra andare contromano rispetto alle raccomandazioni dei massimi funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato.
I quali più volte hanno provato a mantenere una piccola presenza di truppe nel nord-est della Siria in relazione la lotta contro lo Stato Islamico, o Isis, e nei equilibri con Iran e Russia.
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