TURCHIA – SPARATORIA IN STRADA: MUORE ELCI, PRESIDENTE DEGLI AVVOCATI CURDI. DAVUTOGLU: ‘OMICIDIO, O UNA TRAGICA CASUALITÀ’. SCONTRI AD ISTANBUL

Una sparatoria cruenta, in pieno centro città, che ha sparso panico ed orrore.  Obiettivo del commando, smentendo la tesi della ‘casualità’ nell’ambito di un conflitto a fuoco,  Tahir Elci, presidente dell’Ordine degli Avvocati curdi di Diyarbakir, sorpreso in strada all’uscita di una conferenza stampa. Con lui, a terra, è rimasto ucciso anche un agente, tre i feriti tra cui un giornalista. Elci era noto per le sue idee, egli più di una volta aveva definito “non un gruppo terroristico”il Pkk, ma una “organizzazione politica armata con grande seguito”, questo in risposta al governo di Ankara che ad ottobre lo aveva anche arrestato in quanto, considera invece il Pkk una “organizzazione terroristica”. Dal canto suo, in merito al sanguinoso accadimento,  il premier turcoDavutoglu (intervenendo dopo il vice premier Kurtulmus, che aveva parlato di “brutale omicidio”), ha espresso le sue perplessità: “Ci sono due possibilità, e una delle due è l’omicidio. Se di questo si è trattato verrà accertato” ha detto Davutoglu, spiegando poi che  “l’altra “possibilità è che Elci sia stato colpito durante uno scontro tra forze di sicurezza e uomini armati. L’obiettivo non era solo Elci, ma la Turchia”, ha aggiunto il primo ministro. La Turchia continuerà ad andare “avanti con la lotta al terrorismo” ha commentato invece Erdogan. Tutt’altra visione invece per il movimento politico guidato da Selahattin Demirtas, che parla apertamente di un “omicidio pianificato” ad opera del partito filo-curdo Hdp: “Migliaia di altri Tahir Elcis porteranno avanti il lavoro nella battaglia per la legge e la giustizia”. Fatto è che alla notizia della morte di Tahir Elci, in special modo ad Instanbul, a migliaia sono scesi in strada per protestare e si sono registrate diverse ore di cariche e scontri con la la polizia.

M.