(Adnkronos) – “La ricerca, la scienza, le tecnologie, le terapie, le fisioterapie e la riabilitazione” sono importanti. “Però altrettanto importante è essere in grado di affiancare una rete di supporto che, a partire proprio dalla cura, tenga conto della famiglia e accompagni al percorso di cura. È un tema che, per i prossimi mesi, per i prossimi tempi, ci terrà impegnati a ragionare anche sul progetto di vita vero delle persone, ma soprattutto per scardinare quelle rigidità tra il sistema sanitario, socio-sanitario e sociale nei confronti di quelle che poi sono la vita umana, i bambini, i ragazzi, le persone e le loro famiglie. Sono convinta che insieme potremo fare sempre di più”. Così Alessandra Locatelli, ministro per la Disabilità, intervenendo, da remoto, questa mattina a Montecitorio al convegno ‘Rete nazionale tumori rari: criticità e prospettive per l’oncoematologia pediatrica’ organizzato da Fiagop (Federazione italiana associazioni genitori e guariti oncoematologia pediatrica), a cui ha partecipato anche Aieop (Associazione italiana di ematologia e oncologia pediatrica), in occasione della Giornata mondiale contro il cancro pediatrico che si celebra oggi 15 febbraio.
Rivolgendosi alle associazioni ha detto Locatelli: “Viviamo in un contesto, in un momento particolare e strategico dove davvero, insieme, possiamo fare molto, soprattutto nella presa in carico della persona e quindi del bambino, sia sanitaria, ma anche sociale. Possiamo immaginare quanto per ogni persona sia fondamentale, nella dignità della sua vita, potersi curare, poter star bene, ma anche poter scegliere che tipo di attività poter svolgere durante la giornata, nel tempo ricreativo, sportivo, la possibilità di avere affetti e amicizie. E quindi immaginiamo per un bambino quanto questi aspetti siano fondamentali e preziosi e altrettanto importanti nell’affiancamento delle cure e delle terapie”.
“Il terzo settore – ha concluso il ministro – è di tante persone che ogni giorno, attraverso una rete complessa e specializzata, molto ben formata, possono offrire ai bambini e ai ragazzi delle opportunità di affrontare, anche psicologicamente, i percorsi di cura e di terapia riabilitativa di cancri e tumori pediatrici. Sono convinta che insieme potremo fare qualcosa di più”.