(Adnkronos) – “Lo studio Natalee ha coinvolto oltre 5000 pazienti con un tumore alla mammella in fase precoce, quindi operabile e spesso operato. Ai pazienti è stato somministrato per 3 anni, insieme all’ormonoterapia, il ribociclib. Per ridurre il rischio recidiva, infatti, i pazienti sono stati sottoposti ai trattamenti standard – chemioterapia e ormonoterapia – ai quali è stato aggiunto come farmaco sperimentale l’inibitore di CDK4/6. I risultati dello studio dimostrano che aggiungere il ribociclib alla terapia ormonale classica per un periodo di 36 mesi riduce del 25% il rischio per una popolazione di pazienti molto vasta di sviluppare metastasi nel corso del tempo. Indubbiamente si tratta di un ulteriore passo in avanti importante verso l’obiettivo della guarigione definitiva”.
Lo ha detto Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Oncologia senologica e Toraco-polmonare, Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli, a margine della presentazione da parte di Novartis dei dati positivi dell’endpoint primario dello studio registrativo di fase III Natalee che si è tenuta oggi al congresso annuale dell’Asco (Società americana di oncologia medica).