(Adnkronos) – La formazione e la condivisione del sapere medico non hanno un impatto solo sulla vita dei pazienti, ma determinano anche il progredire stesso della medicina e influiscono sull’utilizzo appropriato delle risorse economiche del sistema sanitario nazionale. Considerata questa premessa generale, un percorso formativo altamente qualificato per l’insegnamento delle tecniche chirurgiche mininvasive di resezione polmonare, volte al trattamento di uno dei tumori “Big Killer” più diffusi, è fondamentale.
Nel caso del tumore al polmone, infatti, la rilevanza epidemiologica e clinica è notevole, considerando i tassi di incidenza molto elevati nella popolazione a rischio e il primato mondiale in termini di mortalità. In questo contesto, una diagnosi tempestiva e un approccio chirurgico mininvasivo laddove indicato, possono fare la differenza: riducendo, infatti, l’impatto chirurgico, il paziente può avere meno dolore e una ripresa post-operatoria più rapida, con una possibile riduzione dei giorni di degenza e un beneficio in termini di costi assistenziali.
Sono questi i motivi principali che, 4 anni fa, hanno spinto il Prof. Federico Rea – Direttore della Divisione di Chirurgia Toracica e Centro Trapianto di Polmone del Policlinico Universitario di Padova – a istituire MIPREP “Minimally invasive pulmonary resection executive program”, un percorso educazionale volto a formare chirurghi toracici non ancora esperti nella chirurgia toracoscopia, offrendo loro la possibilità di fare esperienza teorica e pratica in diversi centri, nonché condividendo il proprio lavoro su una piattaforma online per approfondire ulteriormente la formazione.
“In passato per creare l’accesso al torace, si faceva un’ampia incisione con divaricazione, che comportava molto dolore e una difficile ripresa dopo l’operazione. Oggi, invece, una tecnica toracoscopia mininvasiva (VATS) consente al paziente di lasciare l’ospedale dopo 2-3 giorni dall’intervento e una ripresa più veloce perché meno dolorosa rispetto alla tecnica ‘open’, ovvero l’intervento tradizionale. Da qui l’idea di promuovere in tutta Italia il corso educazionale MIPREP, patrocinato dalla Società italiana di chirurgia toracica SICT con il contributo non condizionante di J&J MedTech” sottolinea il Prof. Rea “Inoltre, è importante sottolineare anche che in questo scenario la diagnosi precoce sia uno strumento strategico fondamentale per migliorare la prognosi dei pazienti con cancro polmonare e la Regione Veneto sta lavorando attivamente per arruolare cittadini appartenenti alla popolazione in target e indirizzarli verso percorsi di screening organizzati”.
Il progetto educazionale MIPREP è un percorso formativo altamente qualificato per l’insegnamento delle tecniche chirurgiche mininvasive di resezione polmonare e vuole rappresentare per lo specialista una fonte di formazione continua e sempre aggiornata. I partecipanti – solo 8 e selezionati in base al loro curriculum – hanno avuto la possibilità di seguire i migliori chirurghi toracici italiani che hanno dimostrato – con la teoria e la pratica – come trattare il tumore ai polmoni grazie alla tecnologia. L’innovazione tecnologica è fondamentale e ha permesso di portare un favorevole beneficio sulla qualità della vita dei pazienti operati con l’esercizio di tecniche mininvasive e l’impiego di soluzioni digitali come, ad esempio, il mapping 3D per personalizzare la cura.
Il corso – iniziato a luglio a Pratica di Mare (Roma) presso la sede di J&J MedTech Italia – si concluderà dopo tre giorni di lavori il 15 dicembre a Padova, presso il dipartimento di Chirurgia toracica dell’Azienda Ospedaliera diretto dal Prof. Rea che – con una media di 346 interventi l’anno negli ultimi sei anni – è considerato un’eccellenza, rappresentando il primo centro in Veneto e tra i primi dieci in Italia.
L’opportunità di promuovere un percorso educazionale che possa essere inquadrato in ambito internazionale e orientato all’apprendimento della tecnica mininvasiva, è ormai un’importante necessità per il migliore trattamento e il risultato clinico del paziente: i trattamenti sono meno invasivi e più conservativi. Ma non solo, la formazione di giovani chirurghi toracici su tecniche innovative e mininvasive è oggi essenziale perché è necessario accelerare la curva di apprendimento e, conseguentemente, le performance dei chirurghi in una fase di carenza di personale che riguarda tutto il paese.
Percorsi come MIPREP possono essere una spinta per aumentare il numero di chirurghi specializzati in queste tecniche e quindi ampliare anche le opportunità di cura presso i centri specializzati in Italia.
Un progetto che non poteva lasciare indifferente Johnson & Johnson MedTech, da sempre attenta alle esigenze dei pazienti e alla formazione della classe medico-chirurgica, e che supporta – in qualità di sponsor non condizionante – percorsi formativi che coprono tutte le fasi del processo di cura-guarigione, guardando ben oltre il solo atto chirurgico, ma considerando la formazione a 360 gradi, lungo tutto il percorso del paziente: dalla diagnosi alla guarigione.
“Per noi di J&J MedTech non esiste innovazione se non è accompagnata da un’adeguata formazione e da un costante aggiornamento della comunità scientifica” riferisce Simona Braghi, Country Medical & Education Director di Johnson & Johnson MedTech “È fondamentale, quindi, lavorare a stretto contatto con professionisti ed eccellenze in questo settore per fornire anche ai giovani chirurghi percorsi di formazione stimolanti e di qualità, che possano ampliare non solo le loro competenze ma anche la loro visione delle opportunità di cura future. Crediamo molto in questo progetto patrocinato dalla Società italiana di chirurgia toracica (SICT) perché parte dall’innovazione e, soprattutto, integra la parte teorica con la pratica clinica”