Con 41mila casi registrati e e 34mila decessi all’anno, in Italia il tumore al polmone è al terzo posto per diffusione. Oggi gli innovativi test NGS (Next Generation Sequencing) consentono una valutazione simultanea di decine di alterazioni genetiche sui carcinomi polmonari non a piccole cellule (NSCLC). In un evento on line promosso da The European House Ambrosetti con il contributo non condizionante di Amgen, è emerso che In Italia un adenocarcinoma su due non viene “fotografato” geneticamente come invece sarebbe possibile e che è dunque necessaria l’adozione, da parte della sanità pubblica, dei test NGS, i quali possono rappresentare anche un risparmio per il servizio sanitario nazionale.