Finalmente loffensiva lanciata lo scorso 17 ottobre dalle truppe irachene (coadiuvati dai peshmerga, col sostegno degli aerei della coalizione), inizia a dare i suoi frutti. Fortemente pressati dallavanzata che li vede sempre più in difficoltà, i miliziani dellIs iniziano dare forti segnali di difficoltà, arretrando di giorno in giorno a seguito degli aspri combattimenti che si consumano quotidianamente in ogni via di Mosul, città irachena nelle loro mani dal giugno 2014. Da ieri, ha riferito la Bbc, i jihadisti nel tentativo di rendere difficoltosa lavanzata delle forze di liberazione, hanno incendiato ben 19 campi petroliferi, con la conseguenza che ora Mosul e larea circostante sono avvolte da una coltre tossica. Anche nelle altre città irachene la liberazione volge al suo trionfale epilogo. I peshmerga hanno annunciato l’avvio dell’offensiva “finale” per la liberazione della città irachena di Bashiqa, ad appena 20 km a nordest dal centro della città di Mosul. Come ha riferito L’offensiva lemittente televisiva Rudaw, dall’alba di oggi i combattenti curdi hanno attaccato la città da “tutti i fronti” dopo raid effettuati nella notte dalla coalizione anti-Is a guida Usa contro obiettivi dei jihadisti. Bashiqa è anzi: era fino a poche settimane fa – unaltra roccaforte irachena del sedicente Stato Islamico, e, già pochi giorni fa Masoud Barzani, leader del Kurdistan iracheno, aveva anticipato che Bashiqa era “da considerare” caduta anche se i peshmerga non vi erano ancora entrati. Ormai è questione di poco ma, vista la nota vigliaccheria dei jihadisti, speriamo nel frattempo non si debba però constatare lennesimo tributo di innocenti vittime fra i civili.
M.