Ore di grande impegno internazionale per il premier statunitense Donald Trump. Il numero uno della casa Bianca si trova in Corea del Sud per una visita di 2 giorni dopo il G20.
Al centro della questione, c’è l’analisi della intera vicenda coreana, con l’auspicio di poter intavolare una riapertura sostanziale delle trattative di negoziati con la Corea del Nord di Kim. E proprio a Kim sembrano essere rivolte alcune parole significativamente di apertura da parte dello stesso Trump in queste ore.
A quanto pare, infatti, il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, avrebbe ricevuto una lettera personale da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump: e stando a quanto emerge, ciò che sarebbe contenuto nella missiva sarebbe stato definito “eccellente”.
Questo è quanto ha definito l’agenzia stampa ufficiale nordcoreana, Kcna. “Dopo aver letto la lettera” Kim “ha detto con soddisfazione che il suo contenuto era eccellente” e che “lo avrebbe preso seriamente in considerazione”, riporta la Kcna.
Un modo piuttosto significativo di riavvicinarsi tra le due parti, ed eloquenti le parole che sono state riportate come espressa dichiarazione del leader nordcoreano.
Aggiornamento ore 5,32
il numero uno della Corea del Nord, Kim Jong-un avrebbe accolto con viva soddisfazione la missiva del presidente Usa Donald Trump. Il leader di Pyongyang anzi, avrebbe addirittura espresso il suo apprezzamento per la “capacità di giudizio politico e lo straordinario coraggio del presidente Trump“.
Quale che sia il contenuto di questa lettera, in effetti pare abbia sortito particolare interesse nel governo e nel vertice nord coreano. Di contro, per il momento la Casa Bianca non avrebbe confermato l’invio della lettera ma la presidenza sudcoreana ha a sua volta dichiarato di esserne a conoscenza.
Va aggiunto, nel merito, che l’11 giugno Trump aveva detto di aver ricevuto una lettera “magnifica” da parte di Kim Jong-un e che avrebbe continuato a fidarsi della Corea del Nord al di là dell’assenza di passi avanti concreti in merito alla annosa faccenda della denuclearizzazione.
Alla luce di questo, nonostante i governi di Washington e Pyongyang abbiano interrotto i negoziati dopo il flop del vertice di Hanoi a febbraio, questa impennata di gradite missive tra i due sembra assomigliare ad una nuova alba di intese tra le due potenze.
Aggiornamento ore 8.48
Come è ben noto, nella faccenda nordcoreana la posizione americana è più che chiara. Gli Usa ritengono che la Corea del Nord debba rinunciare al suo programma nucleare, Pyongyang d’altro canto risponde sostenendo che necessità della rimozione delle sanzioni internazionali, misure che hanno depotenziato profondamente l’economia del paese.
Di recente Trump ha parlato con stima di Kim. Dopo aver elogiato il potenziale del paese nordcorerano, durante una visita in Giappone ha definito Kim come “un tipo molto brillante” e ha detto di aspettarsi “molte cose buone” dalla Corea del Nord.
Nello stesso momento sono ore nelle quali diversamente Trump non si aspetta lo stesso dalla situazione iraniana. Gli Stati Uniti hanno infatti lanciato un cyber attacco nei confronti di alcuni obiettivi di intelligence iraniana ritenuti i responsabili dell’attacco alle petroliere nel Golfo dell’Oman.
Lo riporta il New York Times, secondo il quale Donald Trump dopo aver detto no all´ultimo ai raid aerei contro stazioni radar e batterie missilistiche in Iran, avrebbe però avallato azioni di intelligence volte a destabilizzare, a quanto si apprende, i sistemi informatici di controllo dei lancia missili iraniani.
Aggiornamento ore 11.04