“Enorme svolta oggi! Storico accordo di pace tra due grandi nostri amici, Israele ed Emirati Arabi”. Ad annunciarlo è il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, su Twitter. I media israeliani hanno riferito che i due Paesi riprenderanno piene relazioni diplomatiche. Un’intesa da tempo attesa, frutto di un lungo negoziato tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il principe degli Emirati Mohammed Bin Zayad e il presidente Trump.
Cosa prevede l’accordo
In particolare Israele sospenderà i suoi piani di annessione della valle del Giordano e degli insediamenti ‘coloniali’ in Cisgiordania, rinunciando a un punto molto controverso e criticato dell’accordo del secolo del gennaio scorso.
In una nota congiunta, i tre Paesi hanno riferito che l’accordo “farà avanzare la pace nella regione del Medio Oriente”. “Le parti – prosegue la nota – continueranno i loro sforzi a questo riguardo per raggiungere una soluzione giusta, globale e duratura al conflitto israelo-palestinese”.
Nelle prossime settimane Israele e Emirati Arabi firmeranno ulteriori accordi bilaterali su investimenti, turismo, telecomunicazioni.
Una vittoria di Trump
Una vittoria politica, in chiave elettorale, anche per il presidente Donald Trump, che ha già annunciato di essere pronto a un patto con l’Iran qualora dovesse essere rieletto. Nei negoziati hanno avuto un ruolo importante anche Jared Koshner, consigliere e genero del tycoon, David Friedman, ambasciatore Usa in Israele, il segretario di Stato Mike Pompeo e Robert ‘Obrien, consigliere per la sicurezza alla Casa Bianca.
La reazione di Hamas
Di avviso contrario il commento di un portavoce di Hamas, movimento politico d’ispirazione religiosa e organizzazione paramilitare palestinese, citato da media israeliani: “Gli Emirati hanno accoltellato i palestinesi alle spalle”.
Mario Bonito