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Trump contro gli inglesi: non parlo con l’Ambasciatore. E snobba la May

Il clima spensierato, armonioso e celebrativo che aveva unito Usa e Gran Bretagna nei giorni del D-DAY e degli incontri istituzionali con la Corona (e non solo) e Trump, sembrano essere finiti. Al presidente degli Stati Uniti Donald Trump non sono proprio andati giù i recenti commenti dell’ambasciatore inglese, che lo aveva definito goffo: e da qui è partita una nuova raffica di parole bollenti.

Trump attacca: “Non parlo più con l’ambasciatore inglese. May? Meglio che vada via”

Non le manda a dire a nessuno, come suo costume, il presidente Usa Donald Trump. Il presidente dichiara di non voler avere più nulla a che fare con il diplomatico inglese che l’aveva definito “goffo” e “inetto”. Ma Theresa May decide di dare piena conferma e “pieno sostegno” al suo ambasciatore. E Trump se la prende anche con lei.

Aggiornamento ore 7.00

“Non avremo più rapporti con l’ambasciatore britannico. Almeno la buona notizia è che presto il Regno Unito avrà un nuovo premier. Theresa May e i suoi hanno fatto un disastro con la Brexit: io le ho sempre detto che cosa doveva fare ma non mi ha mai ascoltato”.

Le parole sono pesanti, come per lui deve essere stato pesante dover digerire un insulto internazionale che potrebbe aver ferito il suo ego. Fatto sta che Donald Trump ha reagito con durezza alle parole dell’ambasciatore britannico.

Tramite un tweet, dopo il clamore per la pubblicazione sul Daily Mail dei contenuti segreti delle dichiarazioni dell’ambasciatore britannico negli Stati Uniti, Sir Kim Darroch, Trump fa sentire tutto il proprio peso muscolare.

Il clamore viene dal fatto che nelle sue esternazioni il diplomatico critica ferocemente Trump e tutta la sua amministrazione con tutta una serie di definizioni nette: “Inetto“, “incompetente, “insicuro”, “vanesio“, e ancora, “i suoi discorsi sono pieni di bugie”, “la Casa Bianca è piena di faide”. Questi sono i principali contenuti delle email inviate negli ultimi due anni dall’ambasciatore al governo di Londra.

Aggiornamento ore 09.30

La bolla diplomatica è esplosa. E Trump ha allargato il peso della sua critica attaccando la premier britannica May che aveva espresso al proprio diplomatico “piena fiducia”, pur lamentando la gravissima divulgazione di comunicazioni che dovevano rimanere riservate. Ora il presidente ha una sorta di match ball in quella che è una questione aperta, quella della diplomazia e degli incarichi dell’ambasciata britannica, potendo in qualche modo giocarsela a suo vantaggio.

Infatti, accusando fortemente Londra, Trump chiede la uscita di Darroch, altrimenti i rapporti diplomatici tra i due paesi saranno severamente limitati. E in questa epoca di Brexit e di caos con l’Europa, il Regno Unito, questo proprio non può permetterselo.

E il fatto che Theresa May abbia confermato il “pieno sostegno” al suo ambasciatore, accentua le distanze con Trump e mette i due governi in stato di frizione. Ma come mai è scoppiato questo bubbone?

Alcuni sospettano che dietro ci sia un discorso pro Brexit, così da poter scagliare un colpo letale alle linee “europeiste” di Darroch. Trump, d’altronde, pare sogni come ambasciatore a Washington il brexiter e amico Nigel Farage. Resta da capire come evolverà la vicenda.

Aggiornamento ore 12,54