E’ incredibile a volte la velocità con la quale la geopolitica spariglia totalmente le carte in tavola, ribaltando completamente le situazioni. Poche ore fa, mentre ancora si guarda alle pesanti tensioni con l’Iran, gli Stati Uniti ‘hanno scoperto la Cina’! Il paese che fino a pochi mesi fa rappresentava il potere economico emergente dal quale prendere urgentemente le distanze (vedi i dazi), ora si è addirittura trasformato in una sorte di ideale partner commerciale.
Ad annunciarlo lo stesso presidente Trump, che ha anticipato “in un futuro non troppo distante andrò in Cina. Oggi facciamo un passo enorme che non è mai stato fatto prima con la Cina verso un futuro di commercio equo e reciproco firmando la fase uno dello storico accordo commerciale“. Ricevendo alla Casa Bianca il vice premier cinese Liu He pr questa storica firma, il presidente ha addirittura colto l’occasione per inviare i saluti al presidente Xi Jinping, che stava seguendo la cerimonia, in diretta, su ‘un circuito privato’.
Un accordo che, ha spiegato Trump, “non poteva essere più grande di così, mantenere questi due giganti e queste due nazioni potenti insieme in armonia è importante per il mondo. Il mondo oggi ci sta guardando”.
Dunque nei prossimi due anni Pechino si appresta ad acquistare 200 miliardi di dollari di prodotti Usa (compresi anche i prodotti commerciali). Un piano diviso in due fasi che culminerà con il ritiro dei dazi alla Cina. “Insieme stiamo raddrizzando gli errori del passato – ha spiegato il numero uno della casa Bianca – e consegnato un futuro di giustizia economica e sicurezza, molta gente pensava che questo non poteva mai succedere”.
Dal canto suo Xi Jinping, attraverso una lettera indirizzata a Trump avrebbe definito questo accordo “buono per Cina, per gli Stati Uniti e per il mondo intero. In questo spirito spero che la parte americana tratterà in modo equo le società cinesi e le loro attività di commercio ed investimenti”. Il leader cinese auspica inoltre in “un’onesta applicazione del trattato. Il prossimo passo – conclude quindi la lettera – che le due parti devono intraprendere è l’applicazione dell’accordo in un modo veramente onesto e ottimizzare il suo impatto positivo”.
Max