Nuova pagina del capitolo della saga che vede da una parte il colosso della tecnologia Huawei e dallaltra Donald Trump. Il presidente degli Usa infatti ha ribadito la propria posizione critica nei confronti di Huawei definendola pericolosa, ma nel contempo, ha anche aperto alla possibilità di un ipotetico accordo, tra le parti, in divenire.
Trump, accuse e aperture a Huawei. Per il presidente Usa un accordo è possibile
Donald Trump non usa troppi giri di parole: “Huawei è pericolosa, ma accordo possibile“. La faccenda legata alla querelle tra Stati Uniti e il colosso cinese Huawei dunque, stando alle parole del tycoon statunitense si potrebbe dirimere nonostante la pericolosità della azienda hi tech. In che modo? Semplice: tramite lintroduzione, in un fascicolo di intese bilaterali, la stessa faccenda Huawei nellaccordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. E lipotesi chiara che paventa Donald Trump, nello stesso momento in cui la Casa Bianca blocca le transazioni commerciali di prodotti tecnologici al colosso cinese per una questione di sicurezza nazionale.
Aggiornamento ore 08.19
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non ha frenato circa la pericolosità che secondo lui cè dietro latteggiamento del colosso Huawei, ma, pur confermando tutto ciò ha anche dato il via ad una sorta di apertura verso la strada dellintesa, in particolar modo riferendosi alla possibilità di inserire la faccenda Huawei nelle trattative commerciali, già comunque intricate di per sé, tra i due rispettivi governi di stanza a Washington e a Pechino. “Huawei è qualcosa di molto pericoloso. Guardate cosa hanno fatto a livello di sicurezza, da un punto di vista militare. E molto pericoloso”, ha infatti detto il presidente che ha dunque però poi gettato lamo. “E possibile che Huawei venga inserita in qualche tipo di accordo commerciale. Se concludessimo unintesa, potrei immaginare linserimento di Huawei in un accordo”, ha aggiunto, ma evitando di dare ulteriori eventuali ragguagli nel merito. “E troppo presto per dirlo. Siamo molto preoccupati da un punto di vista della sicurezza“, ha invece sottolineato Donald Trump.
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Il modo in cui Donald Trump si è riferito a Huawei ed alla faccenda aperta tra il colosso cinese e gli Usa sembrano ricalcare molto da vicino quelle che lo stesso Presidente degli Stati Uniti aveva usato nel 2018 riferendosi ad unaltra grande azienda cinese, la ZTE, rea di aver spedito apparecchiature a Iran e Corea del Nord. Lo scorso anno, il Dipartimento del Commercio impedì alle compagnie americane di rilasciare materiali a ZTE. Tuttavia, su suggerimento del presidente cinese Xi Jinping, Donald Trump fece retromarcia qualche tempo dopo con la motivazione che “troppi posti di lavoro” avrebbero rischiato di saltare in Cina. La faccenda Huawei, particolarmente legata alla querelle sulle nuove reti 5G non sembra essere molto diversa, pur con le differenze del caso. Gli Stati Uniti ritengono che Huawei possa concedere prodotti e tecnologie per ragioni di spionaggio ai danni degli Stati Uniti. Huawei ha giudicato infondati gli allarmi.
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