Stamane Papa Francesco ha incontrato i rappresentanti dell’Aimc (l’Associazione italiana maestri cattolici), nella sala Clementina del palazzo Apostolico, affermando: “Liberarci dal pregiudizio diffuso secondo il quale per valere bisogna essere competitivi, aggressivi, duri verso gli altri, specialmente verso chi è diverso, straniero o chi in qualsiasi modo è visto come ostacolo alla propria affermazione: questa purtroppo è una ’aria’ che spesso i nostri bambini respirano e il rimedio è fare in modo che possano respirare un’aria diversa, più sana, più umana”. Dunque Bergolgio ha esortato tutti a perseguire e “promuovere la cultura dellincontro” e, “se possibile, in maniera ancora più capillare e incisiva. In effetti, in questa sfida culturale sono decisive le basi che vengono poste negli anni delleducazione primaria dei bambini. Gli insegnanti cristiani, sia che operino in scuole cattoliche sia in scuole statali, sono chiamati a stimolare negli alunni lapertura allaltro come volto, come persona, come fratello e sorella da conoscere e rispettare, con la sua storia, i suoi pregi e difetti, ricchezze e limiti. La scommessa ha quindi concluso il Pontefice – è quella di cooperare a formare ragazzi aperti e interessati alla realtà che li circonda, capaci di cura e di tenerezza”.
M.