La crescente preoccupazione per l’eccessivo numero di partite nella stagione calcistica ha raggiunto un nuovo punto critico. Leghe e sindacati hanno infatti presentato una denuncia formale contro la FIFA presso la Commissione europea, accusandola di abuso di potere dominante nel contesto della legge europea sulla concorrenza. Il gruppo, che include la Premier League attraverso l’appartenenza all’European Leagues, ha espresso il suo disappunto per la gestione del calendario globale delle competizioni calcistiche da parte dell’organismo di governo mondiale, accusandolo di aver messo i propri interessi commerciali davanti al benessere dei giocatori e delle leghe nazionali.
Al centro delle polemiche c’è la mancanza di consultazione preventiva da parte della FIFA riguardo al nuovo calendario, che è stato annunciato senza un dialogo sufficiente con le parti interessate, portando così a una “saturazione” delle competizioni. Un punto particolarmente controverso è l’introduzione di una Coppa del Mondo per Club a 32 squadre, che si terrà ogni quattro anni. Questa nuova competizione viene considerata il culmine di un processo che ha reso insostenibile il carico di impegni per i giocatori e per le squadre, influendo negativamente sulla qualità del gioco e sullo stato fisico degli atleti.
I rappresentanti delle leghe nazionali hanno sottolineato come l’aumento degli impegni internazionali sia il risultato di una progressiva espansione da parte della FIFA e della UEFA, che hanno esteso le loro competizioni a livello globale, senza considerare le conseguenze sul calendario delle leghe nazionali. Un esempio concreto di queste difficoltà è emerso di recente, quando il Manchester City ha chiesto di posticipare alcune partite del campionato inglese per consentire un adeguato periodo di riposo ai giocatori, impegnati nella Coppa del Mondo per Club.
Le leghe accusano la FIFA di aver ignorato le loro preoccupazioni e di aver proceduto unilateralmente nell’organizzazione delle competizioni. Da parte sua, la FIFA ha risposto affermando che il calendario 2023, presentato al Congresso tenutosi in Ruanda, è stato il frutto di un’ampia consultazione e che l’organizzazione è legittimata a stabilire le regole delle proprie competizioni, tra cui la Coppa del Mondo per Club, purché queste rientrino nel calendario concordato.