Un fatto inedito ed inquietante quello accaduto a Roma dove, nella giornata d ieri, tre donne – per altro residenti nello stesso quartiere, Prati – sono state brutalmente assassinate nelle loro case.
Ma la cosa che preoccupa ancora di più – e non poco – in questa ‘concomitanza’ di eventi criminali, è che alcuni indizi inducono a sospettare che le tre sventurate potrebbero essere state vittime di un’unica mano.
Dunque, fra le altre, l’ombra di un’eventuale ‘serial-killer’, è quella che spicca nel taccuino degli inquirenti.
Tre morti che, oltretutto, rilanciano prepotentemente l’inarrestabile spirale di violenza che nel Paese pone la donna – e le discriminazioni (sembra si trattasse di prostitute) – in primo piano.
“Una scia di sangue che ci porta verso due date simbolo, il Giorno del ricordo della comunità trans il 20 novembre e la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 novembre.
Saranno le autorità inquirenti a stabilire i contorni di queste vicende, forse collegate da un’unica mano, sicuramente da un solo mandante: la violenza di genere feroce e diffusa.
Contro questa violenza uniamo l’impegno delle istituzioni affinché le date simboliche siano giorni di memoria e impegno concreto, continuo e profondo contro ogni violenza di genere.
Così in una nota Michela Cicculli, Claudia Pappatà, Tiziana Biolghini, Nella Converti, Elisabetta Lancellotti, Cristina Michetelli, Giammarco Palmieri, della Commissione capitolina Pari Opportunità
Max