Il ministro dellEconomia Giovanni Tria si è espresso in termini di profonda bocciatura circa i famosi 80 euro di Renzi. Tria infatti ha dichiarato, senza mezzi termini di definirli sbagliati, asserendo che vadano riassorbiti”. Criptiche, per certi versi, poi, le parole sul Decreto Famiglia. E dal ministro arriva anche una critica a Salvini: Inutile fare più deficit se poi paghi più interessi”.
Tria accusa: Renzi e 80 euro flop. Il ministro spara a zero sul bonus introdotto da Renzi ritenendolo sbagliato
Dunque per Giovanni Tria il noto bonus degli 80 euro al mese voluto da Renzi è un errore sia politico che economico, dal momento che è, secondo il ministro “tecnicamente sbagliato”. In questo senso, sempre secondo Tria, il provvedimento “va riassorbito” in un contesto molto più ampio che riguardi una complessa manovra fiscale ad ampio raggio. Sono i punti focali delle opinioni in merito del ministro delle Finanze, Giovanni Tria a cui la misura introdotta nel 2014 non piace affatto pronunciate nel corso del suo intervento alla trasmissione televisiva Agorà.
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Il ministro dellEconomia Giovanni Tria, ad Agorà ha parlato con negatività circa la natura degli 80 euro di Renzi che devono, per lui, essere riassorbiti. Stando alle recenti valutazioni dell’Ufficio parlamentare di bilancio, il provvedimento di Renzi, constatati i 9 miliardi di valore ed oltre che porta in dote è, per Tria, una delle maggiori spese fiscali su cui va fatta una discussione profonda essendo al top dellelenco delle prime venti voci che sommate producono un mancato gettito per lo Stato pari a 46 miliardi di euro. Stando dunque alle parole di Tria, gli 80 euro dovranno essere rimodulati, in qualche modo. Allo Stato servono risorse, ed un altro modo per accaparrarsele secondo Tria oltre alla rivalutazione del bonus Renzi è quella delle clausole di salvaguardia che nel 2020 rischiano di generare aumenti di Iva per 23 miliardi. Per il ministro Tria, in questo momento storico è meglio una maggior Iva e minor Irpef: “E’ una mia posizione scientifica, un’opinione sulla composizione del prelievo fiscale, per cui è meglio avere più imposte indirette, come l’Iva, e meno dirette come l’Irpef”. Ma questo non ha niente a che vedere con l’ammontare delle tasse”.
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Le parole di Tria circa gli 80 euro di Renzi e più in generale sui sostegni al reddito hanno alimentato polemiche già vive delle scorse ore e giornate. In effetti mentre il ministro leghista Fontana ha suggerito alcune correzioni al dl Crescita, il vicepremier Di Maio si è riproposto irremovibile circa posizione di decreto ad hoc. Tuttavia, come ha detto Tria, i fondi per il decreto famiglia “non sono stati individuati al momento” e il provvedimento “è stato rinviato”. Questa posizione però non sembra piacere molto al Movimento Cinque Stelle, che anzi ha fatto trapelare parole di replica a Tria. “È curioso che il ministro Tria parli di assenza di coperture per il decreto Famiglia, quando il miliardo è stato certificato anche dal presidente Inps, e ammetta poi candidamente che la Flat tax così come proposta si potrebbe invece fare, quando le coperture secondo i tecnici superano i 30 miliardi“, fanno sapere alcune persone vicine al Movimento. “Tra l’altro è lui il ministro dell’economia, il miliardo per le famiglie lo abbiamo trovato noi e se non ha capito gli possiamo spiegare come”. Dunque per il movimento le coperture ci sono: e gliele spiegheremo, sintetizzano.
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