Si è conclusa lunedì 8 dicembre la tredicesima edizione della fiera Più libri più liberi nel Palacongressi dellEur. È durata cinque giorni, dal 4 all8 dicembre ed ha chiuso con un bilancio di 56 mila visitatori, mille in più dello scorso anno, dove però, i giorni disponibili per la fiera erano stati solamente quattro.
Confermato anche questanno il boom del genere graphic novel e del suo esponente principale, Zerocalcare che è risultato essere il vincitore del <<Libro dellanno di Fahrenheit>>, con il suo volume Dimentica il mio nome, edito da Bao Publishing. Ha avuto anche un riconoscimento dalla trasmissione di Radio3 Rai, che anche stavolta ha trasmesso dal salone dellEur.
La grande partecipazione e affluenza che vi è stata è un risultato che in tempi di crisi trova soddisfatti e compiaciuti gli organizzatori. Il direttore della fiera, Fabio Del Giudice, dice:<<LItalia che vuole partire alla riscossa con passione e onestà si è riunita qui a Più libri, che questanno ha sfidato la crisi offrendo un giorno in più e un programma ancora più ricco e sperimentale. Oltre un decennio di successi si può spiegare solo con lentusiasmo, la professionalità e lo spirito di progettualità che animano gli editori indipendenti>>.
Soddisfatte anche le istituzioni che promuovono liniziativa, organizzata come sempre dallAie (Associazione italiana editori). Lassessore capitolino alla Cultura, Giovanni Marinelli, ha detto:<<La fiera è stata una splendida occasione per la città>>. Per Lidia Ravera, scrittrice e assessore regionale:<<qui più che altrove si è respirata passione: quella per cui vivono i piccoli editori, spesso la loro unica ricompensa. Ma alla fine la verità è che dei libri non abbiamo solo bisogno: i libri li desideriamo>>.
Desiderare la lettura di un libro è indice del progresso di una società. La cultura è un ottimo investimento per il futuro ed è una potente arma a difesa della libertà.