Trasferimenti Castelnuovo: contestazione del Pd

Contestazioni dal Pd sui trasferimenti dal centro di accoglienza di Castelnuovo alla porte di Roma su modalità e operazioni. A Castelnuovo di Porto sono in corso le operazioni legate ai trasferimenti ed alla chiusura del centro: come è noto Castelnuovo ospitava 500 migranti che ora sarebbero gradualmente oggetto di trasferimenti come ad esempio i 75 soggetti di oggi. Oltre alla Chiesa anche il Pd si schiera contro Salvini col ministro che replica: “Non possono pretendere di andare a Cortina”.
Secondo il Pd le procedure dei trasferimenti sono state iniziate “senza adeguato preavviso, separando donne, uomini e bambini, secondo una modalità che ricorda i lager nazisti”. Lo ha detto ad esempio il deputato Roberto Morassut. Ovviamente il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha reagito: “Salvini deporta i bambini, i migranti. Razzista, fascista, nazista… balle spaziali. Tutti gli ospiti che erano dentro e che hanno diritto – ha detto – saranno trasferiti con altrettanta generosità, perché se sei qui a chiedere asilo politico, non puoi pretendere di andare a Cortina. Se hai diritto rimani, altrimenti cominciano le pratiche perché tu torni da dove sei arrivato”. E poi ha tuonato: “Useremo i soldi risparmiati per aiutare gli italiani o chiunque abbia bisogno”.
Come è noto la struttura di Castelnuovo di Porto, in circa dieci anni è giunta a dare ospitalità fino a mille migranti distinguendosi per eventi e iniziative di concreta integrazione: ma da ieri è partito l’iter dei trasferimenti dei primi 30 ospiti in centri della Basilicata e della Campania: mentre alcuni sono stati avvistati alle fermate degli autobus diretti a Roma, spostandosi da soli. Portandosi dietro le loro povere cose. Tra loro anche una ragazza somala di 25 anni che non sapeva dove andare. Ventisei senatori del Pd hanno promosso una interrogazione al ministro Salvini. “Viene chiusa una struttura di integrazione che in questi anni ha raccolto diversi riconoscimenti, dall’Acnur a Migrantes, e che ha permesso di salvare e aiutare 8 mila profughi, tra i quali 700 minori”, ha detto la senatrice Annamaria Parente.”Questi sono i primi frutti avvelenati del decreto sicurezza del ministro dell’Inferno”, si è aggiunta la senatrice del Pd Monica Cirinnà.