Era il 18 gennaio quando, dopo due giorni interrotti di neve, confinati allinterno del resort Rigopiano di Farindola – in provincia di Pescara vennero sepolti vivi da una paurosa valanga di neve, preceduta da alcune scosse sismiche. Seguirono giorni di speranza e veleno, soprattutto per le molte incompresioni tra soccorritori ed istituzioni, che si verificarono a pochi minuti dalla tragedia. Dopo diversi giorni di massacrante lavoro i vigili del fuoco estrassero dalle macerie coperte di ghiaccio 29 corpi tra clienti e dipendenti della struttura alberghiera. Ed oggi la Procura della Repubblica di Pescara per quellindimenticata tragedia ha iscritto nel registro degli indagati sei persone, tra amministratori pubblici e tecnici e funzionari comunali. Tra i destinatari degli avvisi, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, ilsindaco di FarindolaIlario Lacchetta eil direttore dellalbergoBruno Di Tommaso. Tra questi, sarebbero stati raggiunti dall’avviso, ancora in corso di notifica, due funzionari della Provincia, Paolo DIncecco e Mauro Di Blasio, e un dipendente del comune di Farindola, Enrico Colangeli. Per tutti laccusa è diomicidio colposo.