Disbrigato l’impietoso lavoro della ricomposizione e l’identificazione delle salme, in tutto 13, ora inizieranno le perizie tecniche per individuare la cause della drammatica caduta della cabina della funivia Stresa-Mottarone.
Ad informare i media presenti sul luogo dell’incidente, il tenente colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania, Giorgio Santacroce il quale, sul coinvolgimento di diversi cittadini tedeschi, ha confermato che bordo del mezzo vi era anche “qualche straniero, ma sull’identificazione preferiamo mantenere ancora la riservatezza”.
Quanto alle cause dal quale è scaturito l’incidente, il Ten.Col. preferisce ancora non sbilanciarsi: “E’ un po’ presto per dare delle spiegazioni sulla dinamica dell’incidente della funivia sul Mottarone: quello che abbiamo constatato è che un cavo di acciaio – che dovrebbe essere il cavo portante della cabinovia – si è staccato e a seguito di questo saranno successe azioni concatenanti che hanno portato allo sgancio della cabinovia dal resto dei cavi che sono rimasti integri“.
Tuttavia al momento non state ravvisate eventuali irregolarità o mancanze: “la cabina può portare anche più persone – spiega Santacroce – in questo periodo di Covid i posti sono ridotti, ma 15 persone erano regolari”. Intanto “L’impianto è sotto sequestro, non abbiamo ancora sentito il gestore della funivia – ha quindi concluso l’ufficiale dell’Arma – prima completiamo la fase di soccorso”.
Max