Il presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, Andrea Mazziotti, uscendo dalla riunione prededentemente sospesa per il voto in Aula sulla riforma del processo penale, ha anunciato che “Tra il 20 e il 25 faremo un nuovo Ufficio di presidenza per decidere se e come proseguire i lavori sulla legge elettorale. ’Da adesso al 20 giugno, in sintesi, non succede nulla”. Come ha poi spiegato lo stesso Mazziotti, ’’Erano assenti Lega e M5S. Il Pd ha detto che bisogna vedere cosa delibererà la capigruppo in ordine alla calendarizzazione in Aula. Fi ha chiesto un rinvio fino a dopo i ballottaggi. Gli altri gruppi, in testa quelli centristi, si sono espressi a favore della pausa di riflessione avvertendo, però, che non si può interrompere il percorso della riforma elettorale adesso. I centristi – ha aggiunto ancora presidente della commissione Affari costituzionali – hanno proposto di chiudere i lavori entro l’estate, e di procedere. Visto che si era andati avanti con tutta questa fretta, ora perché bisognerebbe rallentare così tanto, si sono chiesti. Il gruppo Articolo 1 ha detto che va bene la sospensione per una settimana, 10 giorni, ma ha posto il tema che sarà difficile chiudere la legge elettorale se la prima lettura non si concluderà entro agosto’’. Dunque, ha conclusdo Mazziotti, Se c’è la volontà di tutti i gruppi, in particolare di quelli principali, di avere una pausa, ha senso farla. Dall’altro lato è vero che bisogna attendere la capigruppo. Comunque, è chiaro che se i gruppi vogliono procedere in tempi celeri, la cosa fondamentale è sollecitare di anticipare la capigruppo’’.
M.