Totti fa il procuratore ma non lo è ufficialmente. È questa l’accusa dell’associazione italiana agenti calciatori e società che a proposito ha presentato un esposto alla Figc preso in esame dalla Commissione agenti. L’ex capitano giallorosso da alcuni mesi ha avviato la Ct10, un’agenzia di scouting che offre consulenza ed assistenza ai Club e ai calciatori, affidata legalmente ad un agente con titolo, Giovanni De Montis.
La scelta di Totti di entrare nel mondo dello scouting aveva subito suscitato polemiche, prontamente respinte dall’ex calciatore: “Non esercito l’attività di agente sportivo, ma ho deciso di investire nel settore di riferimento in qualità di uomo di sport e di libero imprenditore, nel rispetto di tutte le normative vigenti”, aveva spiegato ad agosto.
Il rapporto con gli altri agenti non è mai stato semplice per Totti, fin dall’inizio. Durante una diretta social ammiccò ad un possibile ingresso nella sua scuderia di Verratti, centrocampista del Paris Saint Germain, scatenando la rabbia del suo procuratore Beppe Bozzo: “Un grande campione amato ovunque come Totti non è necessariamente un grande agente”, è stata la dura risposta.
L’ultima parola ora spetta alla Figc, che studia il fascicolo sul caso. L’associazione italiana agenti lo accusa, Totti si difende. Intanto continua a lavorare per scovare talenti, come Simone Bonavita, centrocampista dell’Inter, uno dei primi ad affidarsi a Totti.