(Adnkronos) – “Sono 25 anni che faccio questo lavoro, sono un professionista e anche se fossi io l’investigatore incaricato da Ilary Blasi, non posso rivelare nulla dei miei clienti, per una questione di segreto professionale. Tuttavia posso dire che faccio fatica a pensare che Francesco Totti possa essersi accorto di un mio collega che piazzava microspie, primo perché sono illegali, secondo perché sarebbe proprio un incapace a farsi scoprire. Il localizzatore, al contrario, può essere utilizzato come ausilio ai fini investigativi esclusivamente, come prevede la legge, da un professionista incaricato con mandato”. E’ quanto dice all’Adnkronos Ezio Denti, il detective che, secondo quanto riportato da Dagospia, sarebbe stato incaricato da Ilary Blasi di seguire l’ex capitano giallorosso.
“Mi sembra strano che un investigatore capace si faccia scoprire mentre posiziona le microspie: sarebbe un investigatore di bassissimo livello e di certo il mio studio non è di bassissimo livello – sottolinea – Un investigatore che ha avuto un incarico di questo tipo non può essere che di alto livello e mi sorprende che abbia messo delle cimici in macchina facendosi oltretutto scoprire. Per il resto l’investigatore può localizzare i veicoli, iniziare una attività di accertamento anche sulla presunta amante del soggetto che si sta controllando, ed è il caso dei colleghi appostati sotto casa dell’altra donna. E’ previsto, la legge lo prevede. Le cimici no, quelle non sono mai autorizzate”.
(di Silvia Mancinelli)