Rivoluzione in casa Forza Italia: la nuova linea programmatica e strutturale è stata tracciata dal leader, fondatore e presidente Silvio Berlusconi che ha inteso rilanciare il partito attraverso una vera e propria riforma a grandi livelli, partendo dai coordinatori fino ai prossimi passi che dovrebbero (potrebbero) portare, oltre che al Congresso, anche a possibili primarie.
Dopo le nomine di Berlusconi che, nei fatti, ha voluto tirare via un po’ di polvere e ombre circa le ruggini e le difficoltà di Fi anche intorno alla figura di Toti, proprio Giovanni Toti, con Mara Carfagna, intendono in queste ore dare ulteriore chiarimento, oltre che slancio, al rinnovamento di Forza Italia.
In primo luogo, no alla Lega. “Nessuna fusione con la Lega“, dal momento che Forza Italia “va cambiata entro la fine dell’anno” per riportarla a “una doppia cifra abbondante”, ma senza ricorrere ai leghisti. E’ questa in sintesi la posizione di Toti e della Carfagna, pure con un chiarimento essenziale.
Guardare al centro e ai moderati non significa che Salvini non resti “nostro alleato”.
Aggiornamento ore 07.31
Sono sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Toti e Mara Carfagna quando, sfidando il caldo decidono di optare per piazza Montecitorio in un pomeriggio afoso per la prima uscita pubblica dopo essere stati nominati da Silvio Berlusconi come coordinatori nazionali di Forza Italia.
Quella che ne viene fuori è una sorta di conferenza stampa improvvisata, su strada. Anche se, a livello strategico e di comunicazione, sembra anche piuttosto concertata fin nei dettagli. I due, infatti, si inter scambiano su concetti e sulle parole con una spiccata capacità nel non sovrapporsi e non andare in contraddizione circa obiettivi a medio e lungo termine del partito.
Il senso del discorso di Toti e Carfagna, davanti ai giornalisti, è far passare il concetto di un rinnovamento che nel solco della continuità non rompe col passato, ma guarda avanti nel nome di una rinvigorita unità interna. Il cui concetto base è semplice: ”cambiare si può”.
Aggiornamento ore 10,21
Sono momenti cruciali questi per il futuro a cui Forza Italia ambisce, quello di un ritorno ai tempi d’oro dei grandi consensi. Per riuscirci Berlusconi ha avviato la riforma dei coordinatori, dando alla Carfagna ed a Toti uno straordinario potere.
Pur sulla scia dei dissapori precedenti, il governatore ligure vede nelle tempistiche esigue del rinnovamento la condizione principale per cui occorre mettere da parte i malumori interni.
Ciononostante, sono in molti ad avercela con lui dal momento che fino aa pochi giorni fa chiedeva l’azzeramento della classe dirigente e si scagliava contro Berlusconi.
”Abbiamo poco tempo, dobbiamo aprire le frontiere di Forza Italia e conquistare i cuori e le menti di tanti sostenitori e amministratori che hanno scelto strade diverse.”, dice però Toti.
“E’ stato fatto un passo avanti, tutti hanno compreso la necessità che questo Paese si apra al nuovo, a un percorso più inclusivo”. E poi corrobora: ”Non ho mai parlato di fusione con la Lega, non ne ho mai parlato con Salvini. Siamo e restiamo alleati. Fi deve tornare ad essere la casa, il condominio comune di tutte le sensibilità del centrodestra”.
Quanto alla Carfagna dal suo punto di vista arriva un chiarimento: “Bisogna costruire un’alleanza più autentica e paritetica con la Lega. Noi al momento siamo piccoli, la nostra ambizione è tornare grandi”.
Toti guarda oltre: ”Forza Italia può tornare alla doppia cifra. Anzi, a una doppia cifra abbondante…”. Tuttavia, Toti non cita mai Berlusconi. Si pensa la Carfagna: ”Lo ringrazio per aver aperto una fase nuova e per avermi dato fiducia”.
Aggiornamento ore 14.44